Dopo Ducato, che resta il fiore all'occhiello della gamma, anche il mid van Fiat Professional Scudo entra nell'era dell'elettrico con l'ultima generazione, nata sulla flessibile base della piattaforma EMP2 di Stellantis, che ha già dato vita ai medi Peugeot, Citroen Opel e Toyota e relativi modelli passeggeri tra cui anche Fiat e-Ulysse, tutti disponibili (i secondi esclusivamente) in variante a batteria e qualcuno persino a idrogeno.

Per Scudo si tratta di una tradizione che si rinnova, visto che questo modello, giunto alla terza generazione, è da sempre gemello dei francesi Jumpy ed Expert e come ha ricordato Eric Larforge, responsabile europeo del settore veicoli commerciali del colosso,  proprio la collaborazione sugli LCV e la fondazione di Sevel, che risale a oltre 40 anni fa, rappresenta l'intesa su cui le ex-FCA e PSA hanno costruito il rapporto di fiducia che ha facilitato l'attuale fusione.

Esterni | Interni | Guida | Curiosità | Prezzi

Esterni

L'aspetto cambia pochissimo rispetto ai già citati gemelli franco-tedeschi: come le altre varianti elettriche, E-Scudo adotta lo stesso paraurti anteriore con fascia nera a forma di U dei modelli passeggeri, sormontato da una calandra nera con logo Fiat Professional, mentre restano invariati i fari alogeni.

La gamma prevede le consuete tre varianti, da 4,61, 4,90 e 5,31 metri, la prima con passo di 2,92 metri, le altre ultime due passo identico di 3,28 metri ma sbalzo allungato per la più spaziosa. Nessuna variazione nelle altre misure, larghezza di 1,92 ,etri e altezza standard di 1,89 che garantiscono di potersi muovere senza problemi anche in parcheggi e passaggi stretti.

Fiat Professional E-Scudo, la prova

Interni

Anche l'abitacolo non varia rispetto agli altri modelli nati su questa base se non per il logo sul volante: la guida è alta e avanzata, la plancia semplice ospita sulla destra il display con sistema CarPlay Android e a richiesta il navigatore, con sotto il comando della trasmissione, il Drive Mode e il tasto per l'avviamento.

A sinistra si trovano la manopola de sistema Grip Control, che aiuta a disimpegnarsi con programmi per i diversi terreni, e se presente, quello per regolare l'head-up display. Tre i posti, ma si possono avere anche configurazioni con 2 soltanto o conducente + panchetta.

Fiat Professional E-Scudo, la prova

Il nostro test ha avuto come protagonista il modello intermedio, che offre un vano di carico lungo 2,51 metri estendibile a 3,67 grazie all'opzione Moduwork, una paratia con apertura per far passare oggetti lunghi disponibile anche sugli altri modelli, con lunghezza sfruttabile di 2,16-3,32 metri per il passo corto e di 2,86-4,03 metri per il lungo

Quanto alla portata utile, parte da circa 926 kg e può essere aumentata di più o meno 220 kg sulle specifiche versioni a portata maggiorata. Sul modello provato questa è disponibile soltanto con la batteria più piccola, quella da 50 kWh, mentre con quella da 75 kWh, montata sul nostro esemplare, ci si deve accontentare della portata di base.

Fiat Professional E-Scudo, la prova

Alla guida

Le caratteristiche dinamiche sono pure queste già note: E-Scudo ha la stessa maneggevolezza dei cugini, un ottimo angolo di sterzo e prestazioni sufficienti per muoversi con disinvoltura in città a cui questa versione con batteria più capace, che dichiara 330 km di autonomia massima contro i 230 della 50 kWh, può aggiungere con una certa tranquillità anche un poi di tangenziale.

Il motore è lo stesso usato anche sulle auto elettriche Stellantis, con potenza massima di 100 kW e coppia di 260 Nm che però è pienamente disponibile solo nella modalità Power (che però riduce l'autonomia  teorica di una ventina di km) del Drive Mode, mentre in Normal ed Eco viene progressivamente limitata a 210 e 190 Nm mentre la potenza scende a 80 e 60 kW con una risposta al pedale più smorzata.

Ideale per i servizi urbani, come la maggior parte dei van a batteria, E-Scudo ha dalla sua una buona scorrevolezza. Se si vuole una frenata rigenerativa con più mordente bisogna selezionare Eco e attivare il tastino B (Brake) che tuttavia è inserito vicino al selettore e non immediato da trovare senza distogliere gli occhi dalla guida. L'ideale sarebbe poter modulare la logica di recupero con palette al volante come accade su altri modelli.

Fiat Professional E-Scudo, la prova
Fiat Professional E-Scudo, la prova
Fiat Professional E-Scudo, la prova

La curiosità

Fiat Professional E-Scudo ha un caricatore di bordo da 7,4 kWh con quello da 11 kW disponibile a richiesta, inoltre c'è possibilità di ricarica fast fino a 100 kWh che porta la riserva dal 20% all'80% in 45' (mezz'ora per la batteria più piccola). Lo sportello per la ricarica è stato ricavato sul parafango anteriore sinistro in bella vista, tuttavia poiché sarebbe stato inutile rifare un'intera serie di stampi, su quello posteriore è ancora visibile quello dei modelli a gasolio, ovviamente sigillato.

Fiat Professional E-Scudo, la prova

I prezzi

Fiat Professional E-Scudo ha un prezzo base di 35.900 euro iva e MSS escluse per il modello corto con batteria da 50 kWh, e tocca l'apice con il lungo da 75 kWh a 42.300. Tutti i modelli ,eccetto proprio il corto, si possono avere nell'allestimento Lounge, che a 1.500 euro aggiunge fendinebbia, navigatore, specchi ripiegabili e un paio di ADAS tra cui Lane Departure Warning e riconoscimento dei segnali stradali. Il nostro intermedio da 75 kWh costa 41.550 euro, dove disponibile la portata maggiorata ha un sovrapprezzo di 300 euro.