Il nuovo Ford Maverick inaugura un segmento totalmente nuovo per Ford. Come avevamo già vista, si tratta di un pick-up di piccole dimensioni che però non disdegna alcune soluzioni intelligenti prese in prestito dai fratelli maggiori.
I colleghi di Motor1 Brasile hanno recentemente provato la versione Lariat FX4 del pick-up, cioè la stessa 2.0 turbo con cambio automatico a otto rapporti, trazione integrale e tutti gli optional disponibili che si trova in vendita anche in Messico. Ecco come è andata.
Un po' Toro, Un po' Ranger
Il Ford Maverick può essere visto come un concorrente diretto del Fiat Toro, se guardiamo solo alla categoria dei pickup compatti. Nelle dimensioni il Ford è più grande, con quasi 13 cm in più di lunghezza e 9 cm di passo. In altezza, invece, sono simili, con circa 1,73 m, uno dei punti che ha più attirato l'attenzione alla presentazione del Maverick per la grande facilità di accesso in abitacolo.
Con un design che ricorda i pick-up più grandi, pieni di linee rette, con frontali alti e grandi fanali, le dimensioni del Maverick potrebbero ingannare in foto, dando l'impressione di essere più grande.
Per quanto riguarda il volume di carico, il Maverick ha un cassone da 943 litri, con 617 kg di portata massima, non molto diverso da quello del Toro. Ci sono, poi, diverse nicchie e accessori per assicurare bene qualsiasi tipo di carico, incluso un coperchio superiore con ganci, che supporta fino a 250 kg di massa superiore.
Il pick-up è stato ben pensato anche all'interno, anche qui i vani di carico non mancano e la quantità di bagagli che è possibile stivare è molto buona. Per esempio, c'è un ampio vano portaoggetti sotto il sedile posteriore, molto utile quando il cassone posteriore è già carico.
L'idea che il Ford Maverick vuole dare all'interno non è quella di pick-up. E' basato sulla piattaforma C2 di Ford, la stessa per esempio della Bronco Sport, e condivide molto con il SUV già in vendita in Brasile da circa un anno.
L'interno si distingue per l'utilizzo di diverse tipologie di materiali, più incentrati sulla plastica rigida, ma di buona qualità, e con diversi colori in alcuni punti. Ma il volante e il cruscotto sono gli stessi del Bronco, per esempio, così come alcuni comandi. Il mix complessivo, forse, potrebbe essere migliore.
Quasi come un SUV
Il nome Maverick, in Brasile, ricorda una classica coupé sportiva. Ma in tutto il mondo è stato riutilizzato più volte da Ford. Forse questo potrebbe spiegare meglio il mix da cui è composto il nuovo pick-up. A livello di powertrain, l'unica versione importata in Brasile, è dotata del 2.0 Turbo benzina con trazione integrale. Forte di 253 CV, è più potente del Bronco Sport.
Alla guida si può quindi dimenticare che il Maverick è un pik-up, poiché tutte le componenti provengono da un SUV di nuova concezione e la buona dinamica di guida chiarisce subito che non stiamo parlando di qualcosa che è nato per essere economico, come la maggior parte dei mezzi analoghi attualmente in commercio.
Come anticipavamo, il Maverick è basato sulla piattaforma C2, che Ford utilizza oltre alla Bronco Sport, come per l'attuale Focus in vendita qui in Europa. Si tratta di una piattaforma moderna, raffinata, con possibilità di elettrificazione, sospensioni indipendenti su tutte e le 4 ruote e una qualità costruttiva buona. Il suo problema per un'applicazione di tipo commerciale è il costo. Nasce infatti per auto di media cilindrata e per mercati esigenti, come Stati Uniti ed Europa.
Anche le sospensioni assorbono bene le asperità della strada, nonostante una breve escursione al posteriore che le faccia rimbalzare sui dossi ad alta velocità, per esempio, ma per il resto è silenzioso e confortevole. Anche lo sterzo elettrico è lo stesso della Focus, con una buona taratura e un'ottima comunicatività con il guidatore. La posizione di guida è buona, facile da trovare grazie alla regolazione del piantone dello sterzo e del sedile, e può essere da bassa ad alta a seconda dei gusti del guidatore.
Nei test condotti dai colleghi di Motor1 Brasile, il Maverick ha raggiunto i 100 km/h in 7 secondi, più veloce del Bronco Sport di 0,2 secondi. Non ha una vera e propria modalità di guida Sport e la trasmissione cambia marcia rapidamente, ma non è l'automatico più veloce sul mercato. Comunque non ha scatti e non abbiamo notato nessun momento di indecisione nella scelta del rapporto. Nei cicli urbani effettua i cambi marcia in anticipo e sfrutta la buona coppia motore ai bassi regimi, rendendo la guida molto confortevole.
I problemi arrivano però ora, dal Maverick non bisogna aspettarsi un consumo di carburante basso perché questo nuovo pickup non ha nemmeno una modalità Eco. In città è riuscito a toccare soltanto i 7,2 km/litro a benzina, un numero che spaventa. In extraurbano riesce a cambiare le carte in tavola, con i suoi 12,6 km/litro, con l'ultimo rapporto di trasmissione più lungo rispetto al Bronco.
Tanta aspettativa
Da quando il Ford Maverick è stato introdotto negli Stati Uniti nel giugno dello scorso anno, abbiamo avuto grandi aspettative. Sapevamo da tempo che Ford stava preparando il lancio ispirandosi ai nuovi standard introdotti con il Bronco Sport.
Quando Ford ha iniziato a parlare più approfonditamente del Maverick, i colleghi di Motor1 Brasile raccontano di essersi resi conto che la versione ibrida non sarebbe stata venduta in Sud America. Un errore secondo loro, poiché l'elettrificazione sta guadagnando tanto peso sul loro mercato e il Maverick sarebbe stato il primo pickup con questa tiplogia di powertrain.
Per loro, anche il prezzo si è rivelato essere in linea con la tecnologia disponibile, molto vicino a quello del Bronco, rispetto al quale il Maverick ha una finitura leggermente più semplice, nonostante la buona plastica e il buon assemblaggio.
Il Maverick ha debuttato sul mercato Brasiliano nella versione Lariat FX4. Si tratta dell'allestimento più ricco disponibile, dotato anche di tanti sistemi ADAS, come l'avviso di collisione con frenata automatica, i fari fullLED, la predisposizione per rimorchio, freno di stazionamento elettronico con autohold, assistente alla discesa, 7 airbag, avviamento a pulsante con chiave frontale, cruscotto con 6,5", infotainment con Apple CarPlay e Android Auto e altri optional minori.
In una fascia di prezzo quasi elevata come questa però, mancavano diversi accessori importanti, tra tutti il cruise control adattivo, l'avviso di uscita dalla corsia e l'avviso di angolo cieco, citando solo la sicurezza. Chiede di mettere mano al portafogli anche il sistema audio di qualità superiore e il tettuccio apribile, optional questo molto richiesto sul mercato americano. Per quanto riguarda lo specchietto interno fotocromatico? Non è disponibile nemmeno a pagamento, così come i paddle al volante per il cambio.
Ford Maverick arriva con una missione importante in Brasile, così come nel resto del mondo. Non può essere la vergogna del segmento dei pick-up, ma deve attirare nuovi acquirenti. Riuscirà nell'impresa?
Gallery: Ford Maverick Lariat FX4 2022 - La nostra prova in Brasile
Ford Maverick FX4 2.0T