Ormai i furgoni fuoristrada sono una realtà abbastanza consolidata e che abbiamo imparato a conoscere bene, che sia 4x4 o 4x4 a motricità rinforzata hanno però il piccolo limite di appartenere sopratutto al segmento dei Large o dei mid van.
Suzuki che storicamente non mai avuto a listino van nel nostro Paese ha deciso di fare di necessità virtù e proponendo il suo fuoristrada più famoso Jimny in veste di autocarro. Da un lato ha potuto ripresentarlo sul mercato Europeo, dall’alto è andata a colmare quella porzione di segmento di small o mini van 4x4 che attualmente era scoperto o comunque coperto parzialmente da pochissimi prodotti.
Com'è fuori
Rispetto al Jimny a 4 posti, non cambia in nulla, parlando di carrozzeria. Inalterate le dimensioni che lo vedono lungo 3.635 mm e largo massimo 1.645 mm, per un’altezza di 1.705 mm. Così come il design che unisce il fascino delle linee semplici con la funzionalità in fuoristrada. La sua carrozzeria squadrata infatti migliora la percezione degli ingombri La griglia frontale è caratterizzata dai cinque elementi verticali fra i tipici fari circolari con indicatori di direzione separati come sulla prima generazione di Jimny del 1970.


Retro, ma molto funzionali sono le canaline sul bordo del tetto che impediscono l'ingresso di acqua, fango o neve nell’abitacolo durante l'apertura o la chiusura di una portiera mentre i gruppi ottici posteriori integrati nel paraurti contribuisvono ad un'apertura più ampia del portellone posteriore. Tutte le superfici più esposte sono realizzate in materiali pensati per minimizzare i danni provocati dall'uso gravoso come graffi e piccoli urti. Mentre i cerchi da 15" in acciaio sono progettati per l'uso intenso in fuoristrada.
Com’è dentro
Prima di parlare della cabina di guida val la pena spendere due parole sull’architettura di Jimny Pro che come ogni fuoristrada che si rispetti presenta un telaio a traliccio come un elemento a x fra i due longheroni principali e barre longitudinali che ne aumentano la rigidità. Le sospensioni sono ad assale rigido sia davanti sia dietro con elemento a molle e tre punti di ancoraggio. Al posto dei sedili posteriori è stato ricavato un vano di carico a pavimento piatto diviso dalla cabina da un rete protettiva. Offre un volume utile di 863 litri, una lunghezza massima di 800mm, una larghezza di 1.250 mm e un'altezza di 900 mm.


La cabina di guida è essenziale ma ben curata, Un guidatore oltre il metro e ottanta forse potrà trovarsi un po’ sacrificato vista la non grandissima escursione del sedile di guida; ma comunque la seduta sufficientemente comoda. Quelli che non abbondando, sono i vani per riporre oggetti se si escludono quelli nelle portiere e nel tunnel centrale. Il cassettino davanti al passeggero è piccolino ma robusto. Per quanto riguarda la dotazione l’infotainment può contare sul sistema audio con Bluetooth CD e Radio DAB, mentre sul volante trovano spazio i comandi del Cruise Control, quelli per rispondere alle chiamate telefoniche e per regolare l’audio.
Alla guida
Se dovessi definire un fuoristrada sicuramente la mia descrizione assomiglierebbe molto a quella del Jimny, per essere il van off-road perfetto avrebbe bisogno solo dei blocchi manuali dei differenziali anteriori e posteriori, ma sì sa che la perfezione non di questo mondo e comunque il sistema elettronico funziona egregiamente. Jimny va praticamente ovunque anche per merito del peso appena oltre la tonnellata. La sensazione al volante è quasi sempre di grande controllo e agilità e se, su asfalto il baricentro un po' alto e lo sterzo preciso, ma leggero non inducono molto a sfruttare le prestazioni, non appena si cominciano a sporcare le ruote è tranquillità assoluta.


Sembra sempre che ci sia margine nonostante si affrontino anche passaggi difficili, tanto che ci si dimentica spesso di utilizzare le ridotte. Gli angoli di attacco, dosso e uscita rispettivamente di 37, 28 e 49 gradi, confermano che siamo davanti a un vero fuoristrada, quanto un pick-up ma con almeno 1.000 kg in meno. A due cose ci si deve abituare: la coppia in alto (circa 4.000 giri) del motore benzina 1.500 da 102 CV e 130 Nm e la taratura del cambio manuale che vede la prima molto corta e un seconda logicamente più lunga come cui è un po’ complicato mantenere i giri alti a basse velocità.


A parte questo tutto fila più che liscio il passo corto e l’ottimo raggio di sterzata consentono disimpegni facili anche nei tornanti più stretti. Al resto pensano gli assali rigidi che assicurano sempre la giusta aderenza delle ruote anche in caso di dislivelli. Nei passaggi più complessi in salita e in discesa vengono in aiuto l’Hill Hlder e il Descent Control, mentre nella guida su asfalto si può beneficiare della frenata attiva di emergenza, dell’assistente corsia, della lettura automatica dei segnali stradali e del sistema di monitoraggio dell’attenzione.
Curiosità
Non so se possa essere una vera curiosità, ma di sicuro il fatto che si riescano a vendere sempre tutti i pezzi che il Costruttore assegna all’Italia è una particolarità del Jimny, prima, e del Jimny Pro adesso. Questo fa pensare che se ne fossero assegnati di più sicuramente si vedrebbero più Jimny in giro per il nostro Paese, Fatto sta che sia l'uscita dal mercato della versione 4 posti sia la relativa scarsità di pezzi nuovi hanno fatto lievitare il prezzi dell’usato a cifre superiori di quelle a cui venne venduto il nuovo. Forse è la prima volta che un bene mobile ha le stesse fluttuazioni di mercato di un immobile.

Quanto Costa
Parlando di prezzi il Jimny Pro è proposto a 18.700 Euro Iva ovviamente esclusa, in un unico livello di equipaggiamento che include anche i fari con sistema di abbaglianti automatici i fendinebbia, i sedili anteriori riscaldabili, il climatizzatore, il cruise control e il sistema di chiamata d’emergenza eCall. In optional è possibile avere solo le verniciature BiColor.
Jimny Pro si può avere anche con formula di noleggio a lungo termine Suzuki Rent versando un anticipo di 3.500 Euro. Nei 48 mesi successivi, il canone sarà di 299 Euro, per 40mila km compresi manutenzione ordinaria e straordinaria e la copertura assicurativa, con incluse la rinuncia alla rivalsa e l’eventuale tutela legale (franchigie: RCA 250 Euro, danni 1.500 Euro e furto 10%).