Sicuramente quella dei veicoli commerciali è una delle dimensioni in cui la trazione elettrica riesce ad esprimere meglio le sua potenzialità. Fino a oggi però a frenare un po' il mercato dei van a batterie, ci sono stati sia il prezzo ancora un po' troppo alto sia la cosiddetta ansia da autonomia che, nonostante le rassicurazioni e gli studi delle case, ancora prendeva chi si metteva al volante di un furgone elettrico.
Le cose però potrebbero cambiare con l'arrivo sul mercato di van come il Vivaro-e (e anche dei suoi fratelli del gruppo PSA), visto che dal punto di vista del listino siamo scesi a cifre, tutto sommato abbordabili, e sopratutto "investibili", mentre con 330 km di autonomia dichiarata, non dovrebbe suscitare dubbi sulle effettive possibilità di utilizzo.
Gallery: Opel Vivaro-e
Com'è fuori
A parte lo sportello anteriore per la ricarica elettrica non vi sono differenze sostanziali dal fratello a Gasolio anche per il Vivaro-e è possibile scegliere tre lunghezze che vanno da 4,6 a 5,3 metri, volumi di carico che arrivano fino ai 6,6 metri cubi grazie anche al sistema Flex Cargo e portata massima che si attesta sui 1.275 kg.


Il Vivaro-e è anche l’unico veicolo elettrico, al momento, che offre una capacità di traino fino a una tonnellata. Per quanto riguarda le altre misure vengono sempre rispettate quelle del Vivaro ma nella versione S da 4,60 di lunghezza massima è possibile montare il solo pacco batterie da 50 kWh. Sono disponibili a listino anche la versione cabinata con pianale e quella furgonata con doppia cabina.
Com'è dentro
Anche in questo caso le differenze stanno tutte nella strumentazione necessaria alla gestione della trazione elettrica. Il quadro strumenti è "studiato" fornire, autonomia, consumo istantaneo delle batterie e funzionamento del motore come rimandi anche nel display centrale dell'infotainment, al posto del contagiri c’è l’indicatore di sfruttamento che indica anche il tipo di recupero che stiamo effettuando.


Il freno di stazionamento è elettrico e il cambio è sostituito da un selettore al centro della plancia che ospita anche i pulsanti per la modalità parcheggio e quella di recupero massimo dell’energia. Accanto anche il comando di scelta della modalità di guida dalla più economica alla più sportiva.
Piacere di guida
La questione è sicuramente scoprire quali differenze si avvertano rispetto alla versione a gasolio. La guida elettrica richiede un piccolissimo adattamento e l’unica differenza apprezzabile nell’assetto è che il peso delle batterie abbassa il baricentro e quindi anche un veicolo scarico sembra abbia un carico, ben fissato, nel cassone. Per il resto è sicuramente un viaggiare migliore rispetto al motore Diesel, più silenzio, maggiore fluidità e spunto in partenza.


A questo proposito per preservare le batterie conviene non lasciarsi troppo far prendere il piede ai semafori e anche in autostrada dobbiamo farci un po’ passare la voglia di spingere, visto che la velocità massima se pur limitata a 130 km/h è comunque alta. In città, la coppia subito disponibile ci aiuta a districarci nel traffico e ai semafori. Inoltre il sistema di recupero dell’energia ci fa risparmiare un po’ il piede nel passaggio da acceleratore a freno.
Comfort
A migliorare ancora di più l’esperienza lavorativa vi sono i sistemi di assistenza e sicurezza. Oltre a un Head Up display, Opel Vivaro-e include Lane Keep Assist, il riconoscimento esteso dei segnali stradali, avviso di stanchezza, Semi-Adaptive Cruise Control, avviso di collisione anteriore e frenata di emergenza automatica. A questi si possono aggiungere tutto un sistema di telecamere che vanno fino alla vista 360°.

Per quanto riguarda la ricarica, utilizzando una stazione pubblica da 100 kW, ancora non molto diffuse in Italia, la batteria da 50 kWh si riempie all’80% 30 minuti circa. A seconda dei mercati Opel Vivaro-e è equipaggiato come standard con un caricatore trifase da 11 kW oppure con un monofase da 7,4 kW.
Quanto Costa
Opel Vivaro-e parte a un listino attuale di 32.600 euro Iva esclusa e al lordo di eventuali incentivi statali, regionali o promozioni della casa. Non è pochissimo ma nemmeno poi così tanto se si considerano tutti i vantaggi che può dare la trazione elettrica specie per chi lavora in una grande città fra ZTL, blocchi del traffico e parcheggi a pagamento.