La passione per i pick-up, lo sappiamo bene non è un affare soltanto a stelle e strisce anche se, dobbiamo ammettere, che gli USA sono la patria naturale di questi veicoli e in nessun posto come in terra yankee trovano applicazione e mercato anche nella vita di tutti i giorni.
Tuttavia, i cosiddetti pick-up globali, i prodotti che si vendono in tutto in mondo sotto vari nomi non sono esclusivamente i full size truck americani, anzi, i più contenuti mid size o pick-up da una tonnellata che si vendono in Europa in Asia e nel Medio Oriente, cosi come in Sudafrica e Australia.
Le tre anime del cassonato 4x4
Non è un caso, dunque, che in questo confronto abbiamo voluto mettere di fronte le tre patrie principali dei fuoristrada cassonati alla nostra portata: Stati Uniti con il Ford Ranger, il Giappone con il Mitsubishi L200 e la Germania in rappresentanza dell’Europa come il Mercedes-Benz Classe X 350d. Senza dimenticare brand come Toyota, Nissan o Volkswagen produttori anche loro di validissimi veicoli.
Il canto del cigno
È un po’ paradossale aprire questa mini sfida con un veicolo destinato a ritirarsi in questo 2020 dalla competizione. Ma Mercedes Classe X incarna perfettamente l’interpretazione europea del pick-up, vale a dire eleganza e funzionalità unite nello stesso veicolo, non a caso è stato definito premium. Peccato dunque che il progetto della Stella sia destinato a essere abbandonato alla fine di maggio 2020.
Nella versione 350d Classe X mantiene solo il telaio in eredità da Nissan: catena cinematica (motore e trasmissione) e interni, infatti, sono totalmente made in Germany, uno stile tutto europeo per un pick-up che, tuttavia, mantiene ancora una vocazione lavorativa. Tra i suoi pregi ovviamente lo stile e in comfort, tra i difetti forse poca attitudine al fuoristrada più duro per via delle trasmissione 4Matic non adattissima alle condizioni estreme.
Gallery: Mercedes Classe X 350 d
Il samurai senza paura
Mitsubishi L200 o Triton (come è chiamato i buona parte del mondo) è uno dei mid size più venduti al mondo (se non il più venduto) e giunge all’8 generazione forte anche di una architettura classica e robusta fatta da telaio a longheroni e traverse (come tutti i pick-up) e balestre al posteriore unite a un sistema di trasmissione fra i più completi e versatili.
L’ottava generazione si presenta profondamente rinnovata nello stile leggermente modificata negli interni e nell’infotainment e assolutamente invariata nelle sue capacità furistradistiche e lavorative, tanto da trovare proprio quando il gioco si fa duro la sua dimensione migliore. Grazie sopratutto al sistema di trasmissione a comando elettronico, ma totalmente meccanico che è sicuramente fra i sui pro. Di contro gli interni e l’infotainment sono sicuramente da migliorare.
Gallery: Nuovo Mitsubishi L200 (2020), prova su strada
Il baby truck
Come abbiamo detto all’inizio gli Usa sono la patri dei Pick-up, ma il Ford Ranger è da considerare un veicolo globale, per questo è stato inserito nel confronto con i colleghi "stranieri". La nuova generazione di Ranger (venduta anche negli USA) è una buonissima sintesi, fra lo stile che piace in Europa e la praticità nipponica. E per chi non si accontenta c'è anche la versione Raptor.
Ha un telaio a balestre posteriori, abbastanza confortevoli, ma gli interni sono molto accoglienti e automobilistici, il motore è generoso, ma economico nei consumi e la dinamica di guida è un buon compromesso fra comfort e capacità off-road. Inoltre, l’infotainment beneficia di tutto lo sviluppo fatto da Ford per le autovetture, dunque è veramente up-to-date.
Gallery: New Ford Ranger
Troppe limitazioni
In Italia a causa di una legislazione, diciamo poco flessibile, l'omologazione è possibile solo come autocarro e questo ne limita non poco il mercato dato che, come abbiamo visto in questo piccolo confronto il livello di comfort e qualità è pari se non in qualche caso superiore a quello di SUV e fuoristrada, con il vantaggio di avere anche a disposizione un validissimo veicolo per gli usi professionali più duri.