Si è fatta attendere, ma finalmente è arrivata anche la versione Van di Berlingo, un veicolo che è più di una tradizione in Citroën e che allunga le radici fino alla 2CV Furgoncino del 1950. Come largamente anticipato è un veicolo che ribalta l’approccio costruttivo che le case hanno avuto finora con questo tipo di van, vale a dire le furgonette. Pensate come veicoli commerciali e poi declinate nell’allestimento per il trasporto persone, con la nuova generazione di small van PSA cambia le cose; si parte dunque dalla piattaforma auto EMP2, si costruisce il multispazio e poi si declina in van. I


COM'È

Il risultato è un furgoncino comodo, funzionale, "imbottitto" in maniera intelligente di tecnologia e ADAS (fino a 20 funzioni di aiuto alla guida) e che ha la possibilità di implementare alcune "chicche" esclusive come ad esempio l’indicatore di sovraccarico e il nuvo Surround Rear Vision che oltre a fare le funzioni dello specchietto retrovisore aiuta nelle manovre in retro e "illumina" intelligentemente l’angolo cieco alla DX dell’autista nelle immissioni e agli incroci.


Esteticamente il nuovo Berlingo riprende, almeno nel frontale, il design del fratello maggiore Jumpy con cui condivide come detto la parte anteriore della piattaforma EMP2 il che gli consente anche di accorciare lo sbalzo. Gli interni si differienziano da quelli del Berlingo per il trasporto persone e offrono soluzioni specifiche per l’utilizzo professionale agoungendo robustezza al lato pratico, con la plancia che integra le numerose tecnologie utili a bordo.


Dal punto di vista degli allestimenti è disponibile in due misure M e XL, rispettivmente da 4,40m e 4,75 m con due versioni specifiche, Worker e Driver, diverse per filosofia di utilizzo: la prima più orientata alla resistenza e robustezza, la seconda al comfort. A queste si aggiunge la possibilità di adottare la cabina Extenso che ospita 3 persone (prima fila) e una doppia cabina modulabile, per trasportare fino a 5 passeggeri (prima e seconda fila). Il carico utile può arrivare fino a una tonnellata con la possibiltà di caricare due europallet.


COME VA

Premesso che in Italia arrivarenno, per il momento, solo motorizzazioni diesel per Berlingo Van la scelta di test è caduta sul BlueHDi 1.6 da 100 CV (esistono anche il 1.5 da 130 CV con automatico EAT8 e il 1.6 da 75 CV) un buon compromesso fra potenza, consumi ed elesticità. L’unica scelta di cambio per questa motorizzazione è il manuale a 5 marce, un po’ limitante nell’utilizzo cittadino, ma che comunque riesce a sfruttare bene tutta la coppia data dai 1.600 cc del motore.


Come detto in ambito urbano si sente la mancanza di un automatico, ma, di contro, la manovrabilità è ottima e l’aiuto della telecamera multivisione a posto dello specchio retrovisore è davvero una bella trovata. Nel misto fuori città l’assetto dell’avantreno si trasforma in precisione e sicurezza. Considerando la situazione di carico parziale della prova le sensazioni sono state, ottime ,anche affondando un po’ di più l’acceleratore.


Chiaramente per un giudizio completo non è sufficiente una presa di contatto anche se di una settantina di chilometri, tuttavia le premesse, almeno dal punto di vista della guidabilità e del comfort, ci sono tutte. Anche la posizione di guida promette sufficiente comfort. Unico appunto la posizionene dei comandi del cruise control, sistemati sempre su un deviatore dietro al volante, abbastanza scomodo sia da azionare sia da "studiare" per capirne il funzionamento.


QUANTO COSTA

Il listino del Berlingo Van parte da circa 15mila euro (IVA esclusa) per la versione entry level BlueHDi 75 passo medio. La verisone provata BlueHDi 100 S&S M Driver costa poco meno di 20mila euro, mentre per il top di gamma BlueHDi EAT8 S&S Driver 130 con portata di 1.000 kg ci vogliono circa 22mila euro sempre IVA esclusa


Gallery: Citroen Berlingo Van Test