Il Volkswagen Transporter è più versatile che mai. Disponibile per la prima volta anche nelle motorizzazioni ibride plug-in ed elettriche, il Transporter ha una gamma completissima adatta a ogni utilizzo e sarà disponibile entro fine anno.
Inoltre, sono davvero tante le novità stilistiche e quelle riguardanti l’abitacolo, per il quale è evidente il salto generazionale e tecnologico rispetto al modello precedente. Ecco le nostre impressioni dal vivo all'IAA Transportation di Hannover.
Volkswagen Transporter, dimensioni e versioni
Partiamo prima di tutto dalle dimensioni. Il nuovo Transporter è lungo 5,05 m, mentre la larghezza è di 2,03 m e l'altezza di 1,98 m. Ma attenzione perché sono previste varie declinazioni per avere il massimo volume di carico. Infatti, ci sono versioni con passo allungato di 40 cm, per una lunghezza totale di 5,45 m e ci sono anche varianti col tetto alto.
Nuovo Volkswagen Transporter Panamericana, il vano di carico
La lunghezza del vano di carico è di 2,60 m nella configurazione standard e sale a 3 m in quella a passo lungo. Il volume di carico nelle versioni base è di 5,8 metri cubi, ma scegliendo il passo lungo e il tetto alto si sale a 9 metri cubi. La portata massima arriva a 1,33 t (+133 kg rispetto al modello precedente) e la capacità di traino fino a 2,8 t (+300 kg).
Per quanto riguarda l'utilizzo, il nuovo Transporter si può acquistare come furgone e nella variante a doppia cabina. Nel primo caso, abbiamo a che fare con un furgone puro, col vano di carico dedicato esclusivamente al trasporto di merci, mentre la seconda versione ha due file passeggeri per un totale di sei posti.
Volkswagen Transporter, gli esterni
Tutto nuovo, ma ispirato al passato. Così si presenta il Transporter, che riprende vari elementi non solo da Multivan e ID. Buzz, ma anche da diversi modelli delle passate generazioni. Il primo elemento riconoscibile è la linea dei finestrini, che segue il profilo caratteristico che in Volkswagen chiamano “linea Bulli”.
Nuovo Volkswagen Transporter Panamericana (2024)
Il T5, invece, è ricordato dalla forma della griglia del radiatore e dai gruppi ottici posteriori. Quelli anteriori, invece, sono ripresi dal Multivan, a creare un look futuristico. Rinnovata la gamma dei cerchi, da 16” a 19”. Lo sportello del carburante si trova sempre nella zona del montante B come nel T6.1 e nel Crafter.
La presa di ricarica per le ibride plug-in e le elettriche, invece, è sotto al faro destro. Nella zona posteriore, la soglia di carico è tra 575 e 638 mm e si possono avere versioni col classico portellone posteriore o con porte a battente.
Estetica speciale per la versione Panamericana (non disponibile sul mercato italiano), che si caratterizza per un look orientato al fuoristrada. Su questa variante troviamo dei paraurti e cerchi specifici e rivestimenti dedicati per i sedili.
Volkswagen Transporter, gli interni
Dentro, è evidente il salto di qualità e di design, con la plancia che riprende lo stile delle auto più recenti di Volkswagen. Tanta la tecnologia, col quadro strumenti digitale da 12” e il display dell’infotainment da 13”. Il volante multifunzione è di serie e i pulsanti sono facili da azionare e intuitivi nelle varie funzioni.
Nuovo Volkswagen Transporter Panamericana, gli interni
Non c’è più la leva del freno a mano, che è stata sostituita da un comando elettronico al centro del cruscotto. Inoltre, per l’avviamento non c’è la chiave, ma il sistema Keyless Start. Dietro ai due schermi ci sono portabicchieri e ampi vani portaoggetti.
Tante le prese di ricarica: USB-A, USB-C e 12 V. Nelle versioni diesel, la presa da 230 V (400 W) è dalla parte del conducente, mentre su quelle elettriche e ibride plug-in si possono avere due prese aggiuntive nei montanti D. In totale, le tre prese da 230 V forniscono una potenza complessiva di 2.300 W.
Volkswagen Transporter, le motorizzazioni
Molto interessante il capitolo motorizzazioni. Sia il Transporter che il Caravelle sono disponibili nelle classiche versioni 2.0 TDI da 110 CV, 150 CV e 170 CV (con cambio manuale a 6 rapporti e automatico a 8 marce come optional), ma anche ibrida plug-in, con le eHybrid che sviluppano una potenza complessiva di 232 CV e 320 Nm unendo il 2.5 a 4 cilindri a un motore elettrico, il quale è alimentato da una batteria da 11,8 kWh che consente circa 60 km a zero emissioni.
Volkswagen T7 e-Caravelle
Nel caso delle diesel, si può scegliere la trazione anteriore o integrale 4Motion, mentre l’ibrida è esclusivamente a due ruote motrici con cambio automatico a variazione continua.
In un secondo momento, arriveranno anche le varianti elettriche da 136 CV, 218 CV e 286 CV a trazione posteriore e integrale destinate sia al Transporter che al Caravelle. La batteria è da 64 kWh, ma Volkswagen dice che ci sarà anche una versione con un accumulatore più piccolo pensato per le consegne urbane. Autonomia e prestazioni non sono ancora stati comunicati, così come i prezzi di listino.