Il mercato dei veicoli commerciali chiude il suo anno migliore di sempre da 15 anni (2008). In tutto il 2023, infatti, sono stati immatricolati 28.707 veicoli sopra le 3,5 tonnellate, un numero che fa così registrare un aumento percentuale rispetto al 2022 del +12,2%.
Come di consueto, i numeri dell'anno e del mese di dicembre sono stati elaborati dall'Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri) con l'associazione che ha anche esposto, allo stesso tempo, il dato "preoccupante" del solo mese di dicembre, che a sua volta ha fatto registrare un -28,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Ecco i dettagli.
I dati nel dettaglio
Come di consueto da ormai diversi anni, anche nel 2023 la fetta più grande dei volumi è stata quella registrata dei veicoli commerciali pesanti sopra le 16 tonnellate. I camion pesanti hanno infatti totalizzato un +12,6% rispetto al 2022, per un totale di 24.479 veicoli immatricolati.
Su tutti i segmenti, l'unico ad aver chiuso l'anno in negativo è stato quello dei camion di taglia media, cioè con peso compreso tra le 3,51t e le 6t. Il dato percentuale pari a -11,1% però non stupisce, dato che si tratta del segmento - oggi più che mai - più difficile da "piazzare" nei parchi circolanti delle aziende, anche in vista dell'arrivo dell'elettrico - come abbiamo spiegato nel corso dell'anno in un approfondimento dedicato proprio a questa taglia e categoria di peso.
MTT | INTERO 2022 | INTERO 2023 | VARIAZIONE % |
> 3,5 t | 25.591 | 28.707 | +12,2 |
da 3,51 a 6 t | 880 | 782 | -11,1 |
da 6,01 a 15,99 t | 2.976 | 3.446 | +15,8 |
=> 16 t | 21.735 | 24.479 | +12,6 |
Dicembre 2023
Parlando esclusivamente di dicembre, invece, a determinare il dato percentuale più basso dell'anno sono stati sostanzialmente tutti i segmenti. Il dato peggiore è stato quello totalizzato dai veicoli commerciali pesanti, cioè quelli sopra le 16 tonnellate, immatricolati per sole 1.520 unità, cioè il 30,8% in meno rispetto al valore del 2022 (2.198 unità).
A differenza dei risultati dell'anno, al secondo posto nel "tragico" mese di fine anno si sono poi posizionati i camion tra le 6,01t e le 15,99t, che hanno registrato un totale di 281 unità immatricolate, anche in questo un valore inferiore del 13,3% rispetto a quello del 2022 (324 unità).
MTT | DICEMBRE 2022 | DICEMBRE 2023 | VARIAZIONE % |
> 3,5 t | 2.587 | 1.851 | -28,5 |
da 3,51 a 6 t | 65 | 50 | -23,1 |
da 6,01 a 15,99 t | 324 | 281 | -13,3 |
=> 16 t | 2.198 | 1.520 | -30,8 |
Il quadro generale
I dati di tutto il 2023 sono complessivamente positivi, considerando le generali incertezze della filiera non ancora risolte e la sempre presente crisi dei chip, che, proprio come successo per il mercato delle auto termiche e per il mercato delle auto elettriche, ha allungato i tempi di consegna.
La nota dell'UNRAE che accompagna l'analisi dei dati provenienti dal MIMS ricorda positivamente le nuove sovvenzioni governative per gli investimenti in veicoli a basso impatto ambientale compatibili con l’uso dell’HVO, ma, allo stesso tempo, critica anche l’aumento delle tariffe autostradali nel 2024, non ancora parametrizzate in base alla classe di emissione.
Paolo Starace, presidente del settore veicoli industriali di Unrae, ha commentato:
“Accogliamo, quindi, con favore l’intervento del Governo relativo a l contributo maggiorato per la c.d. Sabatini Green, che sostiene gli investimenti in veicoli a basso impatto ambientale compatibili con l’uso dell’HVO. Tuttavia, non possiamo non esprimere il nostro rammarico per non aver colto l’opportunità di parametrare l’aumento delle tariffe autostradali nel 2024 in base alla classe di emissione, cominciando così ad introdurre in maniera fattiva il principio "chi più inquina più paga".
“Coerentemente con gli obiettivi di decarbonizzazione che i Costruttori hanno già da tempo abbracciato ed in ragione degli stringenti nonché prossimi target europei, risulta ormai improrogabile un intervento del l’Esecutivo, già a più riprese sollecitato, che preveda l’istituzione di un Fondo ad hoc a sostegno degli investimenti in veicoli e infrastrutture di ultima generazione, al fine di svecchiare il parco circolante e sostenere la competitività dell’autotrasporto italiano”