Il settore dei trasporti dovrà iniziare il suo lungo processo di decarbonizzazione entro e non oltre il 2035, in tutti gli Stati membri.
È questa la data ufficiale di inizio scelta dalla Commissione europea e inserita all'interno dell'ambizioso piano per ridurre le emissioni di CO2 generate da bus e camion, approvato in questi giorni a Bruxelles dalla Commissione Ambiente Ue, con 48 voti favorevoli, 36 voti contrari e un'astensione.
Un lungo processo
L'iter di revisione e approvazione definitiva del programma da parte della Commissione parlamentare dedicata alle decisioni ambientali, già concorde con gli obiettivi presenti all'interno del Green Deal europeo e del programma REPowerEU, è durato oltre sei mesi.
La prima versione, infatti, era stata divulgata il 14 febbraio 2023, giorno a partire dal quale si era iniziato a parlare di un possibile stop alla vendita di mezzi pesanti alimentati da motori a combustione nel 2040, qualcosa smentito poche settimane più tardi.

Mercedes-Benz eActros 600
L'ultima versione dell'ambizioso piano presentata in queste ore è stata modificata lievemente, introducendo alcune importanti novità e snellendo altri importanti passaggi. Andando con ordine e partendo dal principio, a restare invariate sono prima di tutto le tre importanti date (o tappe), a loro volta affiancate da altrettanti obiettivi di riduzione delle emissioni. In dettaglio:
- Riduzione delle emissioni di CO2 del 45% nel periodo 2030-2034,
- Riduzione delle emissioni di CO2 del 70% nel periodo 2035-2039 (rispetto al 65% inizialmente proposto dalla Commissione),
- Riduzione delle emissioni di CO2 del 90% a partire dal 2040

Scania R45 Electric
La questione dei bus urbani
La Commissione Ambiente, dunque, ha approvato gli obiettivi prefissati che abbiamo appena elencato, molto simili a quelli contenuti nelle prime versioni del piano, con l'unica modifica apportata nella scadenza intermedia, passata alla cifra tonda del 70%.
In tutto questo, però, c'è una grande parentesi: quella dei bus urbani. I pesanti per il trasporto persone in ambito cittadino, infatti, come già anticipato negli ultimi mesi, dovranno obbligatoriamente diventare 100% elettrici già entro il 2030.

MAN punta all'elettrico per i bus
Si tratta, anche in quest'ultimo caso, di una tappa importante per il miglioramento della qualità dell'aria nelle grandi metropoli che prevede, però, una possibilità di deroga.
Nell'ultima versione, infatti, è stata inserita la possibilità per il singolo Stato membro di posticipare questa data al 2035 - a seguito di espressa richiesta a Bruxelles - qualora gli autobus da dover sostituire saranno alimentati da biometano e utilizzati in presenza di infrastrutture di rifornimento adeguate servite da carburante proveniente da aziende certificate.
Incontri annuali
Infine, oltre a quanto detto, la nuova versione definitiva del piano è stata aggiornata anche con un'altra importante novità, il “Zero-Emission HDVs Forum”, cioè un nuovo momento di incontro annuale della Commissione con i rappresentanti degli Stati membri per aggiornarsi sull'implementazione dell'infrastruttura di ricarica e rifornimento sul territorio e capire come rispettare le scadenze.
Il prossimo passo ora sarà l'esposizione del programma aggiornato nella Plenaria del mese di novembre, in cui sarà sottoposto al Consiglio e alla Commissione Ue.