Termina almeno, per il momento, l’avventura nella mobilità elettrica di Volta Trucks. Il produttore di camion elettrici ha dichiarato martedì 17 ottobre di aver deciso di presentare istanza di fallimento in Svezia, dopo che le difficoltà con i fornitori hanno reso difficile per la startup raccogliere fondi. Attualmente l’azienda è in amministrazione controllata.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters Volta, che ha sede in Svezia e opera nel Regno Unito, ha affermato che il fallimento in agosto del fornitore di componenti per veicoli elettrici Proterra e l’incertezza ricaduta sul suo fornitore di batterie hanno ridotto la capacitò produttiva e reso difficile raccogliere fondi sufficienti a garantire la continuità aziendale. Volta ha dichiarato che presto presenterà fallimento anche in Gran Bretagna.
Un'avventura durata 4 anni
Volta Trucks si era affacciata sul mercato circa quattro anni fa con un piano di sviluppo ambizioso, ma interessante, che passava attraverso il suo veicolo di punta Volta Zero. Un camion totalmente elettrico sviluppato su una piattaforma dedicata con spunti tecnici interessanti e un piano di espansione della rete commerciale in molti Paesi europei. Come abbiamo ampiamente documentato anche noi di OmniFurgone.it
Il costruttore ha raccolto circa 300 milioni di euro dagli investitori e ha più volte affermato di avere un portafoglio ordini per oltre 5.000 veicoli. Volta Trucks aveva avviato la pre-produzione dei veicoli per i collaudi operativi nello stabilimento ex-MAN di Steyr, in Austria, dove a breve sarebbe dovuta partire la produzione di serie definitiva. Nel frattempo, aveva realizzato e in parte inaugurato gli hub per vendita e assistenza in quattro città europee.
"Eravamo a 30 giorni dalla produzione quando è arrivato il fallimento"
ha detto una fonte di Reuters aggiungendo che la startup aveva raccolto un totale di circa 460 milioni di euro dagli investitori. La fonte ha chiesto di non essere identificata.

L'inaugurazione del service hub londinese di Volta Trucks
Tassi alti e difficoltà a coprire gli interessi
Una delle principali cause di fallimento, comune anche ad altre start-up specializzate in veicoli elettrici come appunto Proterra e Lordstown, è stata proprio la difficolta di arrivare alla produzione di massa per l’aumento dei tassi di interesse sulla raccolta dei fondi necessari per le attività.
In moti casi questo innesca un effetto domino in cui il fallimento dei fornitori impedisce anche ai produttori di onorare gli impegni e le consegne come è successo a Volta Trucks che ha visto sfumare i piani produttivi a breve e medio termine.
I clienti di Volta Trucks che hanno sottoscritto ordini per più di 5.000 veicoli vogliono ancora ricevere i loro camion e la direzione ha finora ricevuto domande e manifestazioni interesse inoltrate da una ventina di investitori strategici o finanziari per l'acquisto dell'azienda.
Questo, sempre secondo la fonte citata dalla Reuters, che però non è ancora riuscita a contattare i rappresentanti della società Alvarez & Marsal Europe (A&M), nominata curatrice fallimentare per le attività di Volta Trucks nel Regno Unito.
Si cerca un compratore
La direzione del Produttore di camion elettrici in fallimento sembra dunque urgentemente alla ricerca di un acquirente per far uscire l'azienda dall'amministrazione e aiutarla a completare il passaggio alla produzione di massa.
Il management ha però un periodo molto breve mentre la società è in amministrazione controllata per trovare un'offerta di salvataggio adeguata, prima che gli amministratori inizino a cercare di minimizzare le perdite dei creditori vendendo le attività.
In una dichiarazione di giovedì 19 ottobre, gli amministratori stessi hanno affermato che continueranno a considerare tutte le opzioni mentre cerchiamo un potenziale acquirente per garantire il futuro dell'azienda.