Così come per i veicoli pesanti, anche per gli LCV i mesi estivi del 2023 rischiano di essere ricordati per gli incrementi che li hanno caratterizzati oltre che per l'incoraggiante continuità di segni "+". Dopo otto mesi, il mercato ha infatti superato le 122.000 unità, il 13,5% in più rispetto alle appena 108.000 del 2022.
Luglio ha sfiorato le 16.500 unità, agosto ha superato le 11.000, dati non soltanto positivi a confronto con l'anno precedente, rispetto al quale gli incrementi sono del 29,2% e addirittura del 36,9%, ma risultano migliori anche rispetto a quelli del 2019, anno di riferimento pre-covid, quando non si erano raggiunte le 16.000 e 10.000 unità rispettivamente. Eppure, qualche nota critica c'è.
Incentivi poco incisivi
Come sottolinea l'UNRAE nella consueta nota di commento e analisi dei dati diffusi dal MIMS, l'attuale politica degli incentivi, concentrati sull'acquisto di veicoli elettrici, non ha un ruolo particolarmente rilevante nella ripresa del mercato, che vive soprattutto il recupero delle immatricolazioni rallentate dai problemi produttivi degli anni passati.


L'elettrico cresce piano
A dimostrazione di questo c'è l'analisi della struttura del mercato, che tra le alimentazioni vede nei primi otto messi dell'anno una crescita del Diesel, che guadagna ben 4 punti e arriva a sfiorare l’80% di quota, mentre i veicoli elettrici salgono al 3,7% guadagnando 1.5 punti ma certo non è molto considerando la spinta degli incentivi, che rimangono inutilizzati per oltre il 90% della disponibilità.
Gli ibridi plug-in, non moltissimi a listino, toccano appena lo 0,7% del totale mentre gli ibridi classici, pur in calo di 2,5 punti percentuali, restano sopra l'8%. A perdere punti è la benzina, al 4,2% (-1,9 p.p.).
Il parco resta obsoleto
Ancora una volta, UNRAE sottolinea come oltre il 40% del parco circolante del comparto LCV risulti ancora composto da veicoli con omologazione precedente a Euro IV e che come già osservato, gli incentivi aiutino relativamente poco lo svecchiamento di un parco che, va ricordato, è importante anche per la sicurezza oltre che per l'inquinamento.
Ribadisce dunque le proposte per ottimizzarne l'utilizzo e anche favorire la diffusione dei veicoli a batteria che con i soli incentivi sull'acquisto evidentemente non decollano come auspicato: dunque, eliminare l’obbligo di rottamazione per l’acquisto di veicoli elettrici, estendere le agevolazioni anche alle altre alimentazioni con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa, aprirli anche alle società di noleggio e soprattutto lavorare sulle infrastrutture di ricarica.