Il bando di gara per l'acquisto di nuovi bus a emissioni zero pubblicato nel mese di febbraio da GTT, l'azienda di trasporto pubblico locale della città di Torino, si è concluso oggi.
Ad aggiudicarsi l'appalto per la fornitura di 225 nuovi bus 100% elettrici, da fornire insieme all'infrastruttura di ricarica con sistemi di accumulo, sono state rispettivamente Iveco Bus ed Enel X in Associazione Temporanea d'Imprese.
La somma complessiva del finanziamento previsto dal PNRR ammonta a oltre 150 milioni di euro, con ulteriori 15 milioni di euro per le attività di manutenzione e ricambi nei primi 10 anni di servizio dei mezzi. Ecco tutti i dettagli.
Autobus, colonnine e ricambi
La gara d'appalto indetta dall'azienda di TPL della città di Torino prevedeva tre lotti specifici, il primo per la fornitura dei bus veri e propri, il secondo per la progettazione e la fornitura dell'infrastruttura di ricarica con sistemi di accumulo, come anticipato, e il terzo per la fornitura dei ricambi: ad aggiudicarsi quest'ultimo è stato il concessionario Iveco Orecchia.

Iveco E-Way
Un accordo dettagliato
L’accordo quadro stipulato tra le tre aziende e GTT prevede, come anticipato, la fornitura di 225 Iveco E-Way in diverse versioni e in diverse lunghezze.
In particolare, scendendo nel dettaglio, si tratta di 135 unità da 12 metri, 62 unità da 18 metri e 28 unità da 18 metri in versione BRT (Bus Rapid Transit), con interni più capienti rispetto ai bus snodati tradizionali e in grado di accogliere un maggior numero di persone, grazie alla carrozzeria esterna carenata e ai sistemi di ricarica aerea su corsie dedicate.
Tutti saranno messi all'opera per le strade torinesi, su linee variabili a seconda delle necessità a eccezione degli ultimi, che saranno impiegati sulla nuova linea 2.
Produzione piemontese e pugliese
Secondo l'accordo, i bus saranno prodotti nello stabilimento di Foggia di Iveco Bus inaugurato pochi mesi fa e saranno dotati di pacchi batterie costruiti a Torino, probabilmente da FPT come già successo in passato. Non resta dunque che attendere per poterli vedere all'opera nel quotidiano.