Il mondo dei trasporti deve allungare il passo se vuole raggiungere in tempo gli obiettivi europei di decarbonizzazione e per riuscirci ha bisogno di regole più precise e dettagliate da rispettare.

A tal proposito, la Commissione europea, proprio in questi giorni, ha presentato delle nuove proposte di aggiornamento del Green Deal europeo dei trasporti in tre atti, con l'obiettivo di scendere ancora più nello specifico delle singole tipologie di movimentazione merci e incentivare il passaggio a nuovi tipi di alimentazione. Ecco tutti i dettagli.

Camion più lunghi e pesanti

Iniziando con l'autotrasporto, nel primo atto del nuovo pacchetto di aggiornamenti la Commissione europea propone prima di tutto di modificare le dimensioni standard dei veicoli commerciali pesanti – come camion e autobus – per la prima volta dagli anni '90.

Secondo Bruxelles, l'idea sarebbe quella di considerare il peso delle batterie o del nuovo powertrain a zero emissioni a idrogeno nella massa del veicolo, a partire dall'omologazione stessa - un po' come si sta cercando di fare già per i veicoli commerciali leggeri a zero emissioni.

Si tratta di una questione molto importante, perchè, proprio come abbiamo ricordato più volte su queste pagine e su InsideEVs.it, uno dei principali ostacoli alla diffusione dei camion a zero emissioni potrebbe essere proprio il peso, in alcuni casi superiore anche di alcune tonnellate rispetto a quello degli attuali pesanti a gasolio o a gas naturale: una questione che, all'atto pratico, potrebbe ridurre la capacità di carico complessiva per poter rispettare le attuali regolamentazioni stradali inerenti la massa.

Il primo DAF EcoCombi consegnato

Ma non solo. Nella proposta si parla anche delle lunghezze massime da rispettare nel trasporto stradale. Secondo Bruxelles, quest'ultime potrebbero aumentare su tutto il territorio europeo, prendendo come esempio quanto si sta già facendo in alcuni Paesi nordici: una questione, in questo caso, utile a poter inserire nei trattori stradali powertrain a idrogeno più efficienti degli attuali, con celle combustibili di maggiori dimensioni, ma anche per riuscire a trasportare con un solo veicolo una quantità di merci maggiore, riducendo di un'alta percentuale le emissioni effettive.

Daimler GenH2, il prototipo a idrogeno liquido

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Secondo Bruxelles, questi aggiornamenti potrebbero portare i costruttori di camion elettrici o a idrogeno a dotare i propri prodotti di batterie più leggere o motori meno pesanti, che a loro volta potrebbero permettere una miglior distribuzione generale del peso sul sistema veicolo.

Più trasporto ferroviario

Nel secondo atto contenuto all'interno delle proposte di modifica al Green Deal europeo dei trasporti si parla poi di incentivare l'intermodalità strada-ferrovia

Secondo la Commissione, i binari ferroviari sono costosi da costruire e in Europa sempre più congestionati. La proposta a riguardo prevede un efficientamento del loro utilizzo, prima di tutto con un miglior coordinamento transfrontaliero, per aumentare la puntualità e l'affidabilità dei treni.

Ma perché si parla di frontiere? Perchè attualmente circa il 50% delle merci su rotaia attraversa ogni giorno i confini di Stato, accumulando spesso ritardi dovuti anche a lavori infrastrutturali secondo la Commissione.

Il nuovo servizio intermodale lanciato da Autobrennero Spa per il trasporto di auto dalla Germania a Ravenna

Inoltre, per incentivare l'utilizzo del trasporto intermodale, in base al quale - lo ricordiamo - le merci vengono spostate utilizzando due o più modalità di trasporto ma con un'unità di carico standardizzata (come un container), camion, rimorchi e semirimorchi in futuro potrebbero essere autorizzati a trasportare peso extra, anche all'interno di container high-cube che, a loro volta, potrebbero essere trasportati anche da veicoli standard.

Report di sostenibilità più chiari

Infine, il terzo atto propositivo di aggiornamento del Green Deal riguarda la sostenibilità delle aziende. Per la Commissione, tutte le imprese dovrebbero utilizzare un approccio metodologico comune per calcolare le loro emissioni, soprattutto quando scelgono di pubblicare la reportistica sia per volontà personale che per richiesta da parte dei clienti.

La nuova metodologia proposta si baserebbe sul nuovo standard ISO/CEN e, per Bruxelles, consentirebbe di ricavare un maggior numero di dati affidabili sulle emissioni, permettendo agli operatori di mettere a confronto i loro servizi e ai clienti di fare scelte più responsabili sulle opzioni di trasporto e consegna.