Dopo un maggio addirittura entusiasmante, a giugno il mercato dei veicoli pesanti ha mantenuto l'andamento positivo evidenziato in tutto il primo semestre del 2023 con cifre molto vicine alla media annuale: poco meno di 2.800 immatricolazioni per un +16,5%, a fronte di una crescita generale del 14% anno su anno.

Il dato più interessante, però, è che anche questo mese l'incremento è stato distribuito su tutte e tre le fasce di portata, con crescite comprese tra il 10% e il 22%.

Bene anche la fascia media

I dati, elaborati da UNRAE come sempre sulla base delle informazioni trasmesse dal Ministero Infrastrutture e Trasporti Sostenibili, confermano naturalmente una volta di più il ruolo basilare, in termini di numeri assoluti, dei pesanti sopra le 16 tonnellate. Questo ha guadagnato circa 300 unità sfiorando le 2.300 complessive con un incremento del 15,9%.

Notevole la crescita del segmento immediatamente successivo, quello "intermedio" dei veicoli tra le 6 e le 16 tonnellate. Il volume di vendite ha sfiorato le 400 unità e migliorato del 22% il dato del 2022, mentre la fascia "bassa" da 3,5 a 6 tonnellate ha registrato il 16,5% sfondando il muro delle 100 unità. 

MTT

GIUGNO 2022

GIUGNO 2023

VARIAZIONE %

> 3,5 t

2.394

2.790

+16,5%

da 3,51 a 6 t

98

108

+10,2%

da 6,01 a 15,99 t

321

392

+22,1%

=> 16 t

1.975

2.290

+15,9%

Infografica. UNRAE Giugno 2023

Infografica. UNRAE Giugno 2023

A fronte di questo, UNRAE non allenta la stretta sul pericolo che le nuove norme, in particolare l'obbligo di adottar ei nuovi cronotachigrafi digitali e l'arrivo di nuove dotazioni di sicurezza attiva obbligatore dal 2024 che potrebbero rinviare gli ordini e portare a un nuovo rallentamento della domanda. Il Presidente della sezione V.I. di Unrae Paolo Starace ribadisce che

“Alla luce di ciò, scaturisce la necessità e il conseguente appello all’attuale Governo di individuare soluzioni ponte che consentano l’adozione di veicoli di ultima generazione attraverso un piano di sostegni pluriennale che salvaguardi la neutralità tecnologica. Solo attraverso questo approccio potremo garantire la riduzione delle emissioni e un elevato livello di sicurezza stradale a prescindere dalle eventuali revisioni delle normative europee, che al momento appaiono ben lontane dall’essere prese in esame”.

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