L'Italia è una penisola circondata dal mare, una risorsa che, da anni, si cerca di sfruttare al meglio nel settore dei trasporti favorendo l'intermodalità. Preferire l'acqua all'asfalto, infatti, è qualcosa che può far risparmiare sia dal punto di vista economico che ambientale, a patto però che ci siano delle sovvenzioni statali che incentivino questo passaggio.

A distanza di due anni dalla Finanziaria 2021, la Commissione europea si è espressa positivamente in merito al rifinanziamento del Marebonus, che quindi ora potrà di nuovo essere usato da tutti gli autotrasportatori e le aziende di trasporto, per un massimo di 0,30 euro per veicolo-chilometro.

Una questione ormai storica

Di Marebonus e intermodalità gomma-acqua se ne parla ormai da anni. Si tratta di una questione al centro dei dibattiti delle associazioni di categoria e dei governi, che negli anni hanno espresso più volte quanto questi aiuti non siano ancora sufficienti per rimuovere una buona quantità di mezzi pesanti dalle autostrade.

Come anticipato, in questi giorni la Commissione Europea ha autorizzato l'Italia a procedere al rifinanziamento delle misure economiche per la formazione di un piano di sostegno al trasporto merci intermodale.

Il porto di Valencia

Il porto di Valencia

Il fondo di 125 milioni di euro approvato da Bruxelles (al contrario dei 130,5 milioni di euro preventivati due anni fa), sarà utilizzabile fino al 31 dicembre 2027. Le agevolazioni andranno direttamente agli autotrasportatori (o alle aziende) che sceglieranno di imbarcare i propri camion sulle navi Ro-Ro o Ro-Pax impiegate sulle rotte che collegano un porto italiano con un porto dello Spazio Economico Europeo.

I commenti

L'obiettivo finale sarà quello di coprire, almeno parzialmente, i maggiori costi del trasporto marittimo rispetto al trasporto su strada per un massimo di 30 centesimi per veicolo-chilometro (l'unità di misura del servizio realizzato da un veicolo sul percorso di un chilometro).

Il Presidente di Assarmatori, Stefano Messina, ha commentato:

“L’obbiettivo adesso è quello di riuscire a utilizzare le risorse, ovvero 125 milioni di euro, nel più breve tempo possibile. Questo consentirebbe di imprimere ulteriore slancio ai servizi delle Autostrade del Mare, segmento in cui l’Italia è leader indiscusso nel Mediterraneo e che contribuisce a realizzare una vera sostenibilità ambientale, trasferendo traffico dalla strada al mare e riducendo quindi incidentalità e inquinamento."