Forse le richieste delle aziende di autotrasporto e degli operatori della Logistica hanno iniziato ad essere ascoltate, visto che, un po’ a sorpresa nel DL lavoro recentemente approvato dal governo sono state introdotte alcune misure a favore del comparto. Una iniziativa, si legge in una nota del MIT, fortemente voluta dallo stesso Ministro Salvini.

Lo stanziamento globale è di circa 300 milioni, previsti come credito d’imposta per sostenere i maggiori costi del caro carburante. All’interno del DL anche la possibilità, per alcune aziende, di essere esonerate dal contributo ART che tutte le imprese di settore devono versare per il funzionamento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti.

I dettagli del provvedimento

Con il Decreto lavoro varato dal Consiglio dei ministri il 1 maggio 2023, dunque, secondo la nota del MIT, sono state semplificate le modalità di erogazione del credito di imposta per il settore dell'autotrasporto merci in conto proprio e in conto terzi e per il settore delle imprese che esercitano servizi di trasporto passeggeri con autobus non soggetti a obblighi di servizio pubblico.

La norma, contenuta nell’art. 29 del Decreto, a sostegno delle imprese e per il contrasto alla crisi energetica, stabilisce il riconoscimento di un credito di imposta nella misura massima del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre dell'anno 2022 per l'acquisto del gasolio per le imprese di autotrasporto in conto proprio e del 12% della spesa sostenuta nel secondo trimestre dell'anno 2022 per quelle che trasportano passeggeri. 

Per le imprese che effettuano autotrasporto per conto terzi il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 12% delle spese sostenute nel secondo trimestre dell'anno 2022. La misura contiene poi una sorta di clausola green: le aziende possono chiedere il bonus mediante il credito di imposta per i veicoli di categoria Euro 5 o superiore, utilizzati per l'esercizio delle attività. 

Soddisfazione in casa MIT

Come dichiara il vice ministro Edoardo Rixi ripreso dal magazine Uomini e Trasporti
"Nel decreto lavoro abbiamo inserito il riconoscimento dei 300 milioni stanziati a fronte del rincaro di carburanti ed energia e che adesso vengono resi utilizzabili come credito di imposta".

Nella stessa sede Rixi sottolinea anche che he è stata garantita la copertura per le domande del Bonus trasporti pervenute entro febbraio 2023 che superavano i limiti di spesa previsti a 300 milioni di euro concessi come crediti di imposta. Quindi, le aziende interessate dovrebbero riuscire a poter accedere a tali contributi in tempi relativamente brevi.

Sul contributo ART Confetra non è soddisfatta

Per quanto riguarda il contributo ART per il 2023, di cui le associazioni dell’autotrasporto avevano richiesto a gran voce la rimozione, tutto lasciava presuppone che questi appelli fossero caduti nel vuoto vista la scadenza del versamento al 20 aprile 2023.

Invece, sempre da quanto affermato da Rixi, avverrà l’opposto visto che le aziende di autotrasporto vengono ora esonerate dal pagamento di tale contributo almeno per l’anno in corso. Resta però da capire se e come chi ha già effettuato il versamento lo possa recuperare.

 

Riguardo a questa ultima iniziativa, da un tweet, traspare un po’ di delusione di Confetra (Confindustria) che ha puntualizzato come dall’esonero siano escluse le attività di trasporto e logistica.