Come stanno reagendo le varie aziende produttrici di veicoli commerciali alla nuove normative europee anti emisisoni: Euro 7 (e VII), prima e stop agli endotermici da 2035, poi? Il full electric o l'idrogeno fuel cell potranno essere una soluzione definitiva al bisogno di mobilità per uomini e sopratutto merci? Le opinioni di esperti e diretti interessati sono spesso contrastanti.

Pochi giorni fa La Repubblica ha chiesto di esprimersi a riguardo a Gerrit Marx, CEO di Iveco Group dopo lo spin-off da CNH Industrial di poco più di un anno fa. Il manager che sappiamo essere una persona che non si nasconde dietro troppi giri di parole ha espresso un'idea ben precisa riguardo il futuro del trasporto commerciale.

Tra combustione ed elettrico

Il numero uno di Iveco Group ha esordito spiegando come, secondo lui e l'azienda che guida ogni giorno, l'insieme tra Euro 7/VII e decarbonizzazione totale entro il 2035 o il 2040 è una condizione ingestibile.

Questo perché, mentre il settore è impegnato a sviluppare la tecnologia elettrica per un determinato tipo di veicoli (i commerciali leggeri), deve anche pensare ad adeguare gli attuali motori a combustione a "emettere" sempre meno. Si tratta di un insieme di investimenti per i quali, secondo il manager, diverse aziende del settore potrebbero non avere fondi a sufficienza.

Il rischio della "grande Cuba"

Trasferito nella vita di tutti i giorni, l'esempio del CEO di Iveco Group, anche se per motivazioni differenti, è quello dell'isola di Cuba dove circolano ancora auto vecchissime (e bellissime NdR), dopo i vari embarghi ai prodotti made in USA.

Forzare una transizione, dunque, non porta a grandi risultati. Né Cina né USA lo hanno fatto e l'Europa rischia di isolarsi e vedere circolare, ancora per molto tempo dopo il 2035, auto e furgoni con motore a combustione interna vecchi e inquinanti perché le persone (e le aziende) non potranno permettersi l'elettrico.

Per Marx il problema principale di queste normative risiede nell'organizzazione strutturale attuale della Commissione Europea e sopratutto della diversa provenienza politica e geografica dei suoi componenti:

"L'Euro 7 è definito dal commissario per l'Industria, il francese Thierry Breton. Gli obiettivi di CO2 sono definiti dal Commissario per il Clima, l'olandese Frans Timmermans. Le questioni legate ai veicoli commerciali, sono definiti dal commissario per i Trasporti, la romena Adina-Ioana Vâlean. Quindi tre commissari, tre partiti politici diversi, tre carriere diverse, tre Paesi differenti e tre ambizioni diverse".

FPT Industrial ePowertrain plant Turin

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Pronti all'Euro 7

In sostanza riguardo alla prossima scadenza dell'Euro 7 il manager boccia nettamente la data di "shift" del 2025 per i furgoni visto che il rapporto costi e benefici in termini ambientali è davvero sproporzionato.

Nonostante questo ha annunciato che Iveco è già pronta alla commercializzazione di questo nuovo tipo di motori, grazie al lavoro svolto dalla divisione interna Powertrain (FPT Industrial) che ci sta lavorando da diverso tempo.

Riguardo l'Euro VII per i pesanti Marx è invece, stato più "morbido" e si è dichiarato concorde con la decisione dell'obbligo al 2027, una data secondo lui adeguata alla transizione degli attuali mezzi in commercio o già in strada.

Nikola TRE FCEV 6X2

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Obbiettivi e soluzioni

Uno degli ultimi argomenti toccati da Gerrit Marx nel corso dell'intervista rilasciata a La Repubblica ha riguardato le effettive intenzioni dell'Europa, tutta, nei confronti il trasporto pesante. A questo proposito il manager si è detto ancora una volta perplesso rispetto agli obbiettivi di Bruxelles nei prossimi anni

L'Europa secondo Marx si sta concentrando eccessivamente nella "lotta" contro i motori a combustione interna anziché farlo su un obbiettivo più ampio quello cioè di abbattere le emissioni inquinanti a prescindere dalla tecnologia usata.

Iveco Daily 2021

Iveco Daily

Anche perché perché l'elettrico è una tecnologia costosa e inattuabile al momento (e probabilmente anche dopo il 2040 N.d.R) per i veicoli pesanti, mentre, per esempio è più adeguata per il van, soprattutto per il settore del delivery e delle consegna dell'ultimo miglio.

Sarebbe il caso che le istituzioni anziché mettere paletti e "dead line" molto onerosi per le Case, le supportassero nello sviluppo di tecnologie virtuose. Iveco ad esempio ha presentato un motore per veicli industriali che può essere alimentato sia a gasolio sia a metano sia a idrogeno (a combustione).

"Io spererei che i governi e l'Europa ci sostengano più nello sviluppo di questa tecnologia, e di altre tecnologie, piuttosto che nella definizione dell'anno in cui finirà il motore a combustione",

conclude Gerrit Marx.

(Ha collaborato Gianmarco Gori)