Come prevedibile, l'analisi proposta da UNRAE sui dati completi del 2022 per quanto riguarda il mercato camion on offre novità rispetto alla proiezione dello scorso dicembre che si basava, del resto, sui primi undici mesi. 

Se dal punto di vista delle vendite il mercato fa passi avanti, restando però ancora sotto i livelli del 2019, le criticità rimangono, su tutte l'anzianità del parco circolante, che nel comparto sopra le 3,5 tonnellate ha una media di oltre 14 anni, e con una percentuale di veicoli con omologazione precedente a Euro 4 che supera il 50% del totale.

Il mercato cresce ma non si rinnova

Secondo Unrae, in Italia circolano attualmente più o meno 725.000 veicoli industriali con massa superiore alle 3,5 t, il 50,4% dei quali è appunto dotato di motori ante Euro 4. L’età media dei mezzi è di 14,3 anni, e scende a 12,1 anni soltanto se si analizzano i soli veicoli da più di 16 tonnellate, che rappresentano oltre la metà del totale, sui 445.000 veicoli. Dunque, per i restanti l'età media è ben più alta.

Immagine 2023-03-23 170107

Dai pesanti la spinta verso le alternative

Una media, questa, che rende più difficile centrare gli obiettivi, anche solo a medio termine, di riduzione delle emissioni indicati dall'Unione Europea. Malgrado questo i veicoli più pesanti, oltre ad essere i più numerosi, sono anche quelli con la miglior quota di soluzioni alternative.

Nel 2022 le immatricolazioni di nuovi mezzi industriali sono cresciute dell’1,4% a 25.592 unità, con la quota maggiore che riguarda i veicoli dalle 16 t in su, 21.735 unità e il +4,1% sul 2021, seguiti dai medi e leggeri tra 3,5 e 6 t che sono stati 2.975 unità, -
17,6%, e dai leggeri sotto le 3,5 t, meno di 900 ma in crescita del 17,1%.

Le alimentazioni sono tuttavia sempre dominate dal gasolio, con numeri addirittura in crescita, 24.624 nuovi mezzi pari al 96,2% delle immatricolazioni e al 3,6% in più. Contrazione per i carburanti alternativi, in parte a causa dell'improvviso rincaro del metano che ha sconvolto gli equilibri nel 2022, facendo sì che le immatricolazioni si fermassero 265, appena l'1% del totale, per il metano e a 673 per il gas liquido, al 2,6%, entrambi con crolli di oltre il 30%.

In percentuale l'unica altra alimentazione ad essere in crescita è stata quella elettrica, ma con numeri davvero insignificanti, appena 19 immatricolazioni (in maggioranza nel settore sopra le 16 t) contro 16 del 2021.

Qui incide senz'altro l'offerta ancora realmente scarsa, nel senso che i molti modelli pesanti in arrivo, annunciati e lanciati dai principali costruttori, sono a tutti gli effetti in produzione da pochissimo e inizieranno ed essere consegnati nel corso di quest'anno. 

Tuttavia, proprio sul sostegno alle alternative al gasolio si concentra, come già espresso nell'analisi di dicembre, l'appello dell'associazione, che arriva tramite le parole di Paolo Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE:

“I Costruttori di veicoli industriali da tempo hanno abbracciato la transizione ecologica,
contribuendo nei fatti all’abbattimento delle emissioni con veicoli sempre più efficienti e
rispettosi non solo dell’ambiente, ma anche della sicurezza stradale. (...) Siamo comunque convinti che l’accelerazione della transizione potrà avvenire sostenendo l’adozione di un mix di tecnologie, tra cui l’utilizzo di biocarburanti compatibili con i motori endotermici attualmente in circolazione, l’elettrico e l’idrogeno, per il quale dovremo però attendere ancora qualche anno”.

“In questo senso, è opportuno quanto urgente che il Governo predisponga un piano pluriennale a sostegno del rinnovo del parco circolante e un necessario piano infrastrutturale. Senza un deciso intervento, infatti, il nostro Paese sarà condannato a un progressivo isolamento causato dall’impossibilità di adozione delle nuove tecnologie da parte delle aziende di autotrasporto alla luce dei vincoli di circolazione già oggi in vigore”

Gallery: Foto - Il mercato camion 2022, i dati Unrae