La Commissione europea ha definito dei nuovi limiti di esposizione dei lavoratori ai gas di scarico dei motori diesel, nell'ambito delle nuove direttive del Parlamento Europeo (Ue) 2019/130 e (Ue) 2019/83. Da febbraio 2023, quindi, entra in vigore l'obbligo di valutare il rischio da esposizione dei dipendenti.
Per recepire il tutto anche in Italia, nel corso della giornata del 20 marzo, è stato pubblicato un aggiornamento al Testo Unico d.lgs.81/2008 - quello che appunto dal 9 aprile del 2008 attua l'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tutte le novità
L'aggiunta al testo italiano ha riguardato in particolare il titolo IX e gli allegati XLII e XLIII. Le novità hanno comportato la diminuzione della quantità di gas di scarico dei motori a gasolio a cui un lavoratore viene esposto in un normale turno di 8 ore lavorative.
Entrato in vigore dallo scorso 21 febbraio 2023, questo limite è stato fissato a un massimo di 0,05 mg/m3, cioè mg di carbonio per ogni metro cubo di aria respirata.
I lavori soggetti al nuovo limite
Per scendere ancora di più nel dettaglio, analizzando nel concreto il testo aggiornato, emerge che i lavori intesi in questo nuovo testo sono principalmente due:
- Lavori comportanti l’esposizione alle emissioni di gas di scarico dei motori diesel.
- Lavori comportanti penetrazione cutanea degli oli minerali precedentemente usati nei motori a combustione interna per lubrificare e raffreddare le parti mobili all’interno del motore
Il primo riguarda proprio tutti quei soggetti che lavorano attivamente sui veicoli commerciali, cioè gli autotrasportatori. Il secondo, invece, fa riferimento ai lavori meccanici, di riparazione o manutenzione dei veicoli o dei mezzi pesanti per esempio, ma anche dei macchinari per la movimentazione terra o per la movimentazione dei carichi.
L'analisi della quantità di gas di scarico a cui è soggetto ciascun singolo dipendente spetta ai datori di lavoro, che a partire da ora avranno l'obbligo di approfondire con ricerche l'effettiva emissione dei propri macchinari in flotta.