Uno dei grandi dilemmi che assillano l'industria automotive, e specialmente quelle legata al trasporto pesante, riguarda l'effettivo impatto ambientale delle alternativa come l'elettrico. E se, dopo anni passati a investire sulla transizione energetica, si scoprisse che poi tanto "green" non è?
Alla base di questo c'è la consapevolezza che l'energia per alimentare i veicoli a batteria si ricavi ancora in gran parte da fonti non rinnovabili e il dubbio sulla capacità effettiva di passare a energie prevalentemente green proprio quando il fabbisogno energetico aumenterà. Eppure, a quanto pare già adesso l'impronta sull'ambiente dei veicoli elettrici pesanti è migliore di quella dei modelli a combustione interna.
I consumi dell'utilizzo sono i primi
Ad affermarlo dati alla mano è l'ICCT, International Council on Clean Transportation, un ente indipendente per i trasporti ecologici, che ha pubblicato un nuovo studio mettendo a confronto le emissioni di gas climalteranti o GHG durante il ciclo di vita completo di camion e autobus Diesel, a idrogeno, a gas naturale ed elettrici in Europa.
Ne è scaturita una relazione intitolata "Un confronto tra le emissioni di gas a effetto serra nel ciclo di vita dei veicoli pesanti e dei carburanti europei" che potete leggere qui.
Nel rapporto gli autori esaminano non soltanto le emissioni di CO2 allo scarico dei veicoli, ma anche le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione, incusa quella dei loro componenti, dalla manutenzione e della produzione di combustibili e/o energia elettrica. I risultati indicano una progressiva decarbonizzazione anche con l'attuale situazione delle reti elettriche.

Le emissioni dei mezzi pesanti, alimentazioni a confronto
La constatazione di partenza è che l'impatto climatico di camion e autobus nel corso della loro vita deriva in prevalenza dall'utilizzo: rispetto ad altri veicoli come le auto, infatti, essi hanno una "carriera" relativamente più lunga e svolgono compiti più gravosi, ragion per cui la fase di produzione, con estrazione delle materie prime, e lo smaltimento a fine ciclo nel loro caso è molto meno significativo rispetto a consumi ed emissioni del loro utilizzo.
Fatto salvo questo, il confronto tra le diverse alimentazioni mostra che in definitiva, i camion elettrici grazie alle emissioni su strada ridotte quasi a zero sono quelli che possono contribuire nel modo più significativo ad abbattere i gas serra.
Secondo i numeri citati nel breve video qui sopra, un autoarticolato elettrico a batteria da 40 tonnellate produrrà nel corso della sua vita lavorativa qualcosa come il 63% di emissioni in meno rispetto al Diesel, una percentuale che salirebbe dall'84% al 92% quando l'elettricità che li alimenta arrivasse per intero da fonti rinnovabili.

Numeri simili a quelli che potenzialmente potrebbero ottenere i mezzi a celle di combustibile se anche l'idrogeno con cui sono alimentati fosse interamente "green", mentre per il momento anche questo si ricava da carburanti fossili e quindi il vantaggio di questa soluzione rispetto ai motori a gasolio è fermo al 15%, ma potrebbe arrivare all'89%.
La miglior efficienza energetica della propulsione elettrica è una delle chiavi di questo vantaggio, e pin futuro potrebbe permettere ai mezzi a idrogeno verde di arrivare ad essere davvero la soluzione migliore.
Molto più contenuta la forbice dei propulsori a gas naturale, che riducono l'impronta di carbonio e gas serra di una percentuale compresa tra il 4% e il 18% rispetto al Diesel.