Il Tesla Semi è finalmente arrivato ed è davvero uno spettacolo da vedere, soprattutto nelle versioni personalizzate con le grafiche di Pepsi e della sua divisione snack, Frito-Lay.
Come accade con quasi tutti i veicoli Tesla, il Semi ha finalmente debuttato ed è addirittura già in servizio e ancora non sappiamo di lui tutto quello che probabilmente dovremmo sapere. Per fortuna, i ragazzi di MotorTrend sono andati a vederlo dal vivo per avere dettagli aggiuntivi.
Indagine scupolosa
Tesla, come sempre, tende a tacere su molti dettagli relativi ai suoi veicoli e anche alcune specifiche tecniche spesso rimangono a lungo ignote. MotorTrend ha deciso di andare a vedere dal vivo un Semi della flotta Frito-Lay presso lo stabilimento dell'azienda a Modesto, in California, per raccogliere quanti più dettagli possibili soprattutto sugli interni del camion elettrico, nonché su come si carica.
Frito-Lay attualmente possiede ben 15 nuovi Tesla Semi e ne utilizza almeno sei insieme ad altri nove veicoli elettrici di BYD e Peterbilt. L'azienda utilizza anche 39 camion Volvo Trucks alimentati a gas naturale.
Il doppio asse trattivo a tre motori di Tesla Semi
Secondo un rappresentante di Tesla, il Semi elettrico produce una potenza tre volte superiore rispetto a un modello Diesel medio. Questo accade grazie all'uso di un asse trattore a motore singolo che alimenta l'asse posteriore e dal sistema a doppio motore della Model S Plaid sull'asse centrale per l'accelerazione. La potenza totale in uscita è probabilmente di circa 1.050 CV.
300 km bastano
I conducenti di Tesla Semi in forze alla Pepsi hanno dichiarato alla pubblicazione che Semi ha un pacco batteria da 1.000 kWh, e questo ha senso considerando il suo raggio d'azione di 500 miglia, circa 800 km. Tuttavia, gli autisti hanno anche notato che nell'utilizzo reale i percorsi sono molto più brevi dell'autonomia potenziale del camion. Una tratta normale può arrivare in media a 100 miglia, 150 km, altrettanto il ritorno.
Tesla Semi: ricarica DC da 1+ MW
Dal momento che il Tesla Semi può attualmente ricaricarsi soltanto presso i quattro Supercharger speciali installati da Frito-Lay, i viaggi brevi di andata e ritorno per ora sono quelli più sensati.
MotorTrend scrive che i caricabatterie possono erogare 750 kW e i ragazzi di Frito-Lay affermano di poter caricare l'intera flotta di Tesla Semi da quasi vuota al 70% della capacità delle batterie in circa 30 minuti. La ricarica al 100% richiederebbe circa 90 minuti, ma la ricarica al 70% offre già circa 400 miglia, 650 km, di autonomia.
Gli interni di Tesla Semi
Sulla guida tocca fidarsi
Purtroppo, gli inviati di MotorTrend non sono stati autorizzati a guidare, ma hanno dedicato molto tempo a controllare la cabina, definendola ariosa e spaziosa. Anche chi arriva al metro e ottanta di statura può camminare eretto e stendersi sul letto senza doversi rannicchiare.
La visibilità verso l'esterno è eccezionale, gli specchietti laterali sono enormi e integrati da telecamere e i display di infotainment sono facili da vedere e da usare. MotorTrend afferma che l'unica vera mancanza, almeno per ora, è una suite software specifica per le esigenze dei camionisti di Frito-Lay.
Rivian ha questo servizio per i driver dei furgoni costruiti per Amazon, così come BrightDrop lo offre a FedEx. A causa della mancanza di tale software dedicato, i conducenti di Frito-Lay attualmente fanno affidamento sulla loro app mobile Tesla e su uno speciale tablet fornito da PepsiCo.
Fonte: MotorTrend