A pochi giorni dall'uscita dei dati di mercato, che hanno delineato secondo le attese un 2022 negativo per i furgoni e di ripresa per i camion, l'associazione di filiera automotive ANFIA propone la consueta analisi approfondita cercando di mettere in luce le tendenze nascoste.
Si tratta di un approfondimento non facile, in quanto gli anni che viviamo sono fortemente compromessi da condizioni particolari, come la crisi dei componenti che ancora attanaglia l'industria e causa ritardi nelle immatricolazioni spesso a prescindere dalla domanda effettiva. Ecco la situazione nelle tre categorie principali considerando anche i bus.
Un "up" e due "down"
Il 2020 non può essere considerato un parametro troppo attendibile visti i gravi squilibri del periodo Covid, tuttavia in molti casi per via del cosiddetto "effetto fionda" si è verificato un recupero nel 2021 che non è proseguito agli stessi livelli nel 2022.

Soltanto nel caso dei camion (e dei rimorchi e semirimorchi) l'andamento è rimasto positivo anno-su-anno, anche se con un incremento molto modesto nel 2022. Furgoni e autobus sono nuovamente scesi, nel primo caso a livelli molto vicini a quelli del 2020.

Gli LCV
I commerciali leggeri hanno visto volumi in calo un po' in tutte le classi di acquirenti, anche se il crollo più evidente resta quello dei privati, giù di oltre il 20%. Pesano, come ha sottolineato anche l'UNRAE nell'ultima elaborazione dei dati, incentivi troppo concentrati sull'elettrico e in parte inutilizzati. Lo dimostra la quota, che per quanto incrementata di anno in anno è ancora inferiore al 3%, mentre crescono benzina e ibridi a scapito di Diesel e metano.

Le sottoclassi mostrano andamenti omogenei se guardiamo alle carrozzerie, mentre sul piano delle tipologie o "segmenti" c'è stato un netto incremento dei Van.

A dominare il mercato in un settore più che mai ampio è sempre Fiat, che pur avendo perso un punto percentuale è sempre poco sotto il 30%, seguito a distanza da Ford. Terza Iveco, che è presente nel solo settore "large" con Daily.

I camion
Per i pensanti l'analisi delle alimentazioni è più semplice: l'aumento dei prezzi ha scoraggiato l'acquisto di alternative a metano e Gpl, con crolli vertiginosi e un recupero del gasolio, sostenuto meglio dagli sconti sulle accise. Meno che modesta la penetrazione degli elettrici i quali, però, per la maggior parte sono in produzione da poco e iniziano a essere realmente disponibili soltanto in questo periodo.

Quanto all'equilibrio interno, i pesanti sopra le 16 tonnellate sono gli unici in attivo, con una crescita modesta in termini percentuali che però pesa in modo determinate in fatto di volumi tirando su l'intero comparto che nelle fasce inferiori accusa cali sostanziosi. Lo conferma lo schema qui sopra, che vede un incremento dei trattori stradali e un calo generalizzato dei cabinati e più lieve dei modelli da cava e cantiere.

Tra i costruttori, Iveco conferma la sua egemonia sia tra gli autocarri subito sopra le 3,5 t, dove si inserisce l'alto di gamma di Daily sia nei camion veri e propri, seguita da Volvo con un punto abbondante più di Mercedes.

Gli autobus
Gli incentivi per il rinnovo dei parchi mezzi nel TPL hanno iniziato a dare frutti soltanto nei mesi recenti, e più con gli ordinativi che con le consegne nell'immediato, quindi per vederne gli effetti in pieno occorrerà aspettare la fine di questo 2023. L'incremento maggiore lo hanno registrato i veicoli per servizio interurbano.
Curiosamente, qui la tendenza sulle alimentazioni ha visto una più rapida ripresa del metano, anche liquido, a discapito di ibridi ed elettrici, ma è probabile che nell'anno in corso la tendenza si vada a equilibrare.

Anche qui Iveco è leader, tra l'altro l'unico produttore insieme a Neoman con cifre e quota di mercato davvero rilevanti ad avere incrementato le vendite, nel primo caso fino a toccare le 1.500 unità, nel secondo superando le 300.
Le proposte
Anche ANFIA, come UNRAE, chi due la sua analisi cercando di individuare i fattori che ostacolano la crescita del mercato e soprattutto l'aggiornamento del parco circolante. Al netto degli incentivi per la sostenibilità e le imprese, l'associazione indica come prioritarie:
Per il trasporto merci

Per il trasporto passeggeri
