La transizione implica un rinnovamento che non sempre conviene effettuare partendo dalle strutture esistenti. Mentre alcuni costruttori, come MAN, lavorano alla conversione dei loro impianto cercando di integrare le nuove alimentazioni sulle piattaforme esistenti, altri come DAF preferiscono aprire nuovi complessi costruiti per l'elettrico.
L'azienda olandese ha infatti da poco inaugurato un nuovo stabilimento nel comprensorio della sua fabbrica principale a Eindhoven, in cui entro un paio di mesi avvierà la produzione in serie dei nuovi XF e XD elettrici puntando a raggiungere il primo possibile volumi importanti con svariate migliaia di mezzi l'anno.
Due modelli, tre configurazioni
A rendere DAF così fiduciosa nella crescita del mercato degli autocarri pesanti a batteria sono le caratteristiche dei mezzi stessi, che offrono una gamma in grado di superare la fatidica soglia dei 500 km di autonomia con una carica e dunque proporsi non soltanto per il corto-medio raggio ma anche per quello lungo. La produzione si articola sui trattori cabinati da a due o tre assi con singolo assale motore.
Una linea per le batterie
Edificato e allestito in 18 mesi, il nuovo impianto DAF si compone di due linee, una delle quali dedicata alle batterie e l'altra al completamento dei veicoli finiti. I camion a batteria nascono insieme agli altri negli impianti dello stabilimento principale, dove viene costruito il telaio con cabina privo di meccanica, detto glider, avviato poi al nuovo impianto per l'installazione del nuovo powertrain e la rifinitura, che avvengono lungo otto postazioni.
La costruzione modulare di telai e gruppi meccanici consente una produzione flessibile che non rinuncia a nulla della personalizzazione solitamente offerta ai clienti. Anche per i modelli elettrici, i motori firmati Paccar prevedono due unità di base e sei diversi livelli di prestazioni, tra 170 e 350 kW ossia da 210 a 480 CV.
Un DAF XD Electric in versione autocarro rigido
Anche le batterie, come i serbatoi, sono adattabili e possono essere montate in diverse taglie e posizioni per ottimizzare lo spazio a seconda del numero di assi, permettendo al tempo stesso agli allestitori di integrare le loro soluzioni e attrezzature.
Si va da un minimo di due moduli per 210 kWh e 200 km di autonomia a un massimo di cinque moduli, 525 kWh e oltre 500 km. La ricarica rapida consente di rifornire anche il pack più grande dal 20% all'80% soli 45 minuti.