La Commissione Europea ha già deciso la data di stop alla vendita di auto alimentate con motori a combustione interna; il 2035. Quindi tra 12 anni il mondo dell'auto dovrà essere pronto alla decarbonizzazione.

Per quanto riguarda i veicoli commerciali (intesi sopratutto come camion e Bus) invece, la stessa UE, oggi, non si è ancora espressa in merito, rimandando la decisione di una data precisa di stop al futuro e proponendo, nel frattempo, la nuova normativa Euro VII, che entrerà in vigore dal 1° luglio 2027.

Un'idea che sembra non essere stata "digerita" bene da alcuni Paesi che, recentemente, hanno chiesto più certezze alla Commissione per il passaggio alla mobilità "carbon zero", almeno in fase di utilizzo. Ecco chi sono e perché.

Obiettivo zero emissioni

I quattro Paesi sono Belgio, Danimarca, Lussemburgo e Paesi Bassi. Nel documento di intesa comune pubblicato a riguardo hanno chiesto, prima di tutto, un obiettivo di emissioni più preciso e definito per camion e autobus, aggiungendo che gli attuali limiti di CO2 ai quali sottostare dovrebbero essere ampliati, per coprire più veicoli "commercial", per il trasporto merci e persone, possibili.

Questo perché, secondo studi indipendenti, circa il 35% dei camion e dei bus attualmente in uso non rispetterebbero nemmeno gli attuali standard e quindi è probabile che non saranno in grado di soddisfare la nuova normativa Euro VII. Nel documento congiunto i Governi del BeNeLux più Damimarca hanno affermato:

"La prossima revisione degli standard di CO2 per gli HDV (veicoli pesanti) offrirà un'opportunità unica per inviare un segnale forte al mercato e incentivare una transizione tempestiva".

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Il perchè della richiesta

La crescente domanda di trasporto merci e persone, anche e soprattutto nel settore dell'e-commerce e del conto terzi, avvenuta dalla fine del periodo pandemico, ha aumentato le emissioni complessive di CO2 mondiali generate dal mondo dei veicoli commerciali, prendendo in relazione lo stesso dato rispetto, per esempio, al 2014.

Questa proposta di una data più precisa di stop giungerà in Commissione il mese prossimo. Qualora dovesse passare e diventare definitiva, andrà a modificare gli attuali limiti, ponendo nel 2030 un primo obiettivo di riduzione del 30% delle emissioni di CO2 per veicoli commerciali, qualcosa che probabilmente obbligherebbe i costruttori a proporre motorizzazioni ibride prima di 100% elettriche.