In futuro del trasporto merci su strada è sempre più elettrico, nonostante lo scetticismo e gli oggettivi ostacoli allo sviluppo di questo tipo di alimentazione, il dato è che i camion elettrici stanno circolando e circoleranno sempre di più sulle strade europee.

Dati confermati anche da un "big player" come Scania che ha introdotto i veicoli elettrici a batteria per applicazioni regionali a partire da giugno 2022 e i cui ordini, attualmente hanno raggiunto le 640 unità, la cui produzione inizierà a metà del 2023.

Se ben usato l'elettrico "funziona"

Un segnale che indica come, se utilizzati nei giusti contesti, questo tipo di veicoli trovano anche un buon riscontro da parte della clientela.  

"Sappiamo che con la nostra vasta gamma di veicoli elettrificati, possiamo offrire soluzioni sostenibili a emissioni zero per i nostri clienti. Il numero di ordini è un segno che il mercato è più che pronto a scegliere l'elettrificazione",

afferma Fredrik Allard, Head of Electrification, Scania.

Serve individuare sempre le mission adatte

Con 640 ordini fino a oggi e numeri in aumento, gli autocarri elettrici per applicazioni regionali si dimostrano già idonei a coprire le necessità almeno di una parte di industria dei trasporti che desideri, e che può godere, dei benefici dell'elettrificazione. Le batterie da 624 kWh consentono di operare in molti contesti già oggi: le autonomie chiaramente variano a seconda della massa complessiva, della configurazione e della topografia.

Scania BEV - Trattore stradale elettrico regionale

Scania BEV - Trattore stradale elettrico regionale

Per fare un esempio, un trattore 4x2 a sei batterie, a una velocità media di 80 km/h in autostrada e con una massa complessiva di 40 t ha un’autonomia massima di 350 km con una singola ricarica in condizioni ideali. L’eventuale possibilità di ricaricare veicolo durante i 45 minuti obbligatori di riposo per l’autista può incrementare l’autonomia operativa: se si considera che la potenza di ricarica massima è fino a 375 kW e questo significa aggiungere 270-300 km di autonomia in un'ora di ricarica.

Tutto dipenderà da incentivi e infrastrutture

Si tratta di dati reali ma, ovviamente, da considerare alla luce di tutte le variabili del caso, a cominciare dalla disponibilità di infrastrutture di ricarica e dei costi dei veicoli che soprattutto nel nostro Paese non beneficiano come in Germania, Francia, Svizzera di incentivi adeguati.

Scania, il 19 t che opera nel nord della Norvegia

Batti pensare che al momento i camion elettrici godono delle stesse agevolazioni concesse a camion a gas. E basta confrontare i prezzi di listino delle due tipologie per capire quanto siamo ancora lontani dai Paesi appena citati. Nonostante questo è comunque confortante sapere che il prodotto è in grado di coprire almeno le aspettative di alcune tipologie di clientela. L’azienda italiana di trasporti italiana Gruber Logistics, per esempio, ha ordinato quasi 30 camion elettrici: 

"Scania ha analizzato a fondo le nostre operazioni di trasporto. Hanno offerto una soluzione completa, includendo le soluzioni di ricarica, che si adatta perfettamente alle nostre esigenze. Questi veicoli sono solo l'inizio e siamo estremamente soddisfatti di aver avviato questo percorso",

afferma Andrea Condotta, Public Affairs & Innovation Manager, Gruber Logistics.

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