Quando Tesla ha presentato per la prima volta il suo Semi completamente elettrico, era sicura che avrebbe superato gli attuali camion a motore diesel. Questo non sorprende, dato che i veicoli elettrici possono contare su una coppia molto alta e subito disponibile oltre che, nel complesso, su prestazioni migliori come spunto e potenza.
Secondo una nuova analisi delle sue specifiche da parte di NextBigThing, il Tesla Semi sembra aver centrato questo obbiettivo. Basandosi su un articolo di Teslarati, NextBigThing ha compilato una tabella con alcune caratteristiche del Tesla Semi e dei suoi "rivali" e, sempre secondo questi dati, il Semi è superiore per prestazioni sia ai concorrenti elettrici sia a quelli Diesel.
Chi tardi arriva... meglio alloggia
Per dovere di cronaca dobbiamo ricordare che il Tesla Semi non è stato il primo trattore stradale elettrico ad arrivare sul mercato, sia negli USA e sia ovviamente in Europa (dove non è ancora arrivato) ma, probabilmente, il ritardo è servito a colmare alcune lacune e oggi si presenta come un'opzione più vantaggiosa rispetto alla concorrenza. Se così non fosse, d'altronde, sarebbe molto difficile per lui inserirsi sul mercato.

Tesla Semi, secondo uno studio statunitense batte tutta la concorrenza elettrica negli USA
NextBigThing ha esaminato un totale di nove categorie prestazionali per confrontare il Tesla Semi con la concorrenza. Tra queste: il prezzo, lo sconto federale, gli sconti statali, carico utile, l'autonomia, l'efficienza, la potenza, il peso massimo della combinazione e i tempi di ricarica.
Semi superiore in quasi tutto
Teslarati osserva che i successi più evidenti del Semi riguardano l'autonomia, il tempo di ricarica e il prezzo. Tesla è sempre stata leader per quanto riguarda l'autonomia ed è uno dei migliori costruttori elettrici di veicoli elettrici per quanto riguarda i tempi di ricarica quinidi fin qui nessuna sorpresa.

Gli interni del Tesla Semi, superiore in autonomia e ricarica e inferire in prezzo alla concorrenza
Ciò che può in un certo modo stupire alcuni è come il prezzo del camion elettrico, con gli incentivi, sia inferiore a 200mila dollari, mentre la maggior parte dei rivali costa molto di più. Diversi modelli, per esempio hanno un prezzo compreso tra 300mila e 500mila dollari.
Il Tesla Semi, inoltre, ha un'autonomia massima di guida elettrica di oltre 500 miglia (circa 800 km). Può essere ricaricato fra i 30 minuti e un'ora. A titolo di confronto, i modelli concorrenti offrono un'autonomia compresa tra le 125 e le 330 miglia (fra 200 e 480 km circa) e richiedono da 1,5 a 4 ore per la ricarica.
Il mondo non è perfetto
Tuttavia, non va tutto alla grandissima. Il Semi richiede stazioni di ricarica molto potenti, quindi particolari, che non sono ancora ampiamente disponibili. Anche la mancanza di centri di assistenza dedicati potrebbe essere un problema, forse, temporaneo.
Inoltre, anche se il prezzo è concorrenziale rispetto ai colleghi elettrici il camion Tesla è ancora molto più costoso di un qualsiasi altro trattore stradale diesel.

Tesla Semi, per essere al massimo in tutto dovrebbero esserci più infrastrutture per la "sua" ricarica
Mal comune mezzo gaudio si potrebbe dire, ma come sappiamo il mercato dei veicoli pesanti, anche negli USA, segue logiche specifiche e la scarsità di infrastrutture di ricarica unita alla difficoltà di essere assistiti ancora potrebbe fare una, se pur minima, differenza anche rispetto ad altri elettrici.
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Fonte: NextBigFuture via Teslarati