Mancano pochi giorni alla fine del 2022. Un anno che è stato - simbolicamente - il primo di ritorno alla normalità per il settore dei trasporti, dopo un 2020 e un 2021 flagellati dall'emergenza Covid-19.

Anita, l'Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici, ha rilasciato i primi dati sugli incidenti che hanno visto coinvolti veicoli commerciali durante l'anno; in calo quelli con coinvolti mezzi pesanti, in aumento invece quelli con furgoni. Ecco i primi numeri.

Calo netto per i camion

Nel corso del 2022, secondo i dati dell'Associazione, la percentuale di incidenti che ha visto coinvolti veicoli pesanti adibiti al trasporto merci è calata del 12% rispetto al 2019. Questo nonostante un aumento di percorrenza, degli stessi veicoli, del 2,9% - prendendo in considerazione lo stesso periodo di tempo.

Si tratta di una diminuzione importante, generata in parte anche dal ricambio del parco circolante attuato in questo periodo dalla Aziende di trasporto, nonostante il caro carburanti, che ha visto l'arrivo in strada di nuovi veicoli dotati dei sistemi di assistenza alla guida più evoluti del momento.

Ma non è tutto, sempre secondo i dati di Anita, il settore quest'anno ha visto anche una significativa diminuzione della percentuale di incidenti con responsabilità di veicoli commerciali pesanti, calata dall’8,7% del 2019 al 8,1%.

Lieve aumento per i furgoni

Meno fortunato è stato, invece, il settore dei veicoli commerciali leggeri, i furgoni. In tal senso, l'analisi svolta da Anita ha evidenziato un aumento dell’incidentalità pari al 3,5% negli ultimi tre anni, contemporaneamente però a un aumento del 4% della percorrenza media in autostrada.

Il Presidente di Anita, Thomas Baumgartner, ha commentato:

“Questi dati smentiscono il pregiudizio dell’opinione pubblica sulla pericolosità dei mezzi pesanti nelle nostre strade. Se si considera che l’incidenza delle percorrenze sulle autostrade arriva anche al 50%, è una chiara dimostrazione che i veicoli pesanti sono più sicuri delle vetture e contribuiscono in maniera determinante al costante decremento della percentuale di incidenti sulla rete autostradale, che rispetto al 2010 si è quasi dimezzata”.

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