Primo incontro ufficiale fra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e le associazioni di Categoria dell'Autotrasporto. Al MIT si è infatti tenuto un piccolo vertice che ha visto, prima, coinvolta solo Conftrasporto e in seconda battuta le altre sigle in rappresentanza del mondo dell'autotrasporto: Anita, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Fai, Confcooperative Lavoro e Servizi, Fedit, Legacoop Produzione e Servizi, Sna Casartigiani, Trasportounito Fiap, Unatras, Claai, Assotir, Aicai, Fiap.

Al centro dell'incontro il rilancio del settore e soprattutto le misure da mettere in campo per contenere i costi (leggi caro gasolio) e migliorare la competitività delle aziende italiane anche a livello europeo. Presenti alla riunione anche il Viceministro Edoardo Rixi, la vice Capo di Gabinetto Maria Teresa Di Matteo e il presidente dell’Albo degli Autotrasportatori Enrico Finocchi.

Un incontro interlocutorio

Non è stato sicuramente un vertice decisivo, ma un primo incontro interlocutorio in cui, tuttavia il Ministero è stato messo al corrente di quelli che dovrebbero essere i punti di principale intervento per sciogliere i principali nodi che legano oggi il mondo della logistica e del trasporto su gomma.

Il primo impegno del, MIT per bocca dello stesso ministro Salvini, è stato quello della pubblicazione a stretto giro, si parla di gennaio 2023, dei nuovi costi di riferimento per permettere alle imprese di adeguare le tariffe minime al caro carburante e più in generale all'aumento delle spese subito in questi mesi.

Impegno sui dosaggi e i bonus

Il secondo punto oggetto di discussone è stato quello delle limitazioni alla circolazione dei TIR italiani alle frontiere; prima fra tutte quella dei dosaggi al Brennero. Su questo punto il Ministro si è impegnato a portare avanti in Europa le ragioni italiane. Il Ministro, infatti, ha affrontato la questione delle limitazioni austriache e questo rientra già nella sua agenda di lavori.

Riguardo alla legge di bilancio 2023, il Minstero si è impegnato a presentare un emendamento all'art. 85 che destina 200 milioni alle imprese, con sede legale o stabile organizzazione in Italia, che esercitano l’attività di trasporto con veicoli di categoria Euro 5 o superiore, per compensare i costi del gasolio, in modo che questi fondi siano a favore solo delle imprese in conto terzi.

Un'identità di vedute

Fra gli atri punti toccati durante gli incontri anche l'impegno per trovare una soluzione per il versamento previsto per l’Autorità di Regolazione dei Trasporti e, nell’incontro bilaterale con Contrasporto è stata ribadita la necessità di garantire una sempre maggiore efficienza del gruppo Fs, a vantaggio dell’intermodalità ferroviaria, per il raggiungimento di un’alta competitività del nostro Paese.

Una nota della stessa Conftrasporto ha espresso giudizio positivo sull’incontro:

"Positivo, costruttivo. Siamo soddisfatti per la disponibilità dimostrata dal ministro con cui abbiamo avuto identità di vedute e soprattutto la volontà di intraprendere un percorso comune per garantire all’Italia di connettersi agevolmente al resto d’Europa e al mondo".