Mentre molte città stanno gradualmente integrando lotti di autobus elettrici nelle loro flotte, in alcuni capoluoghi si guarda direttamente a quello che potrebbe essere il passo successivo, vale a dire l'idrogeno, che offre il vantaggio dei tempi di rifornimento più rapidi.

Tra le più intraprendenti in questo senso c'è Bologna, che ha sottoscritto un piano per acquisire ben 127 nuovi mezzi a idrogeno nei prossimi quattro anni. Saranno prodotti da Solaris con celle combustibili di Ballard.

Rinnovamento totale

Lo stanziamento complessivo da parte del Comune di Bologna è di oltre 90 milioni di euro, in cui tuttavia vanno conteggiati anche gli incentivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che includono fondi a sostegno della mobilità "green" in particolare per il trasporto pubblico. 

L'accordo, stipulato con le società TPAR (Trasporto Pubblico Emilia Romagna) e Srm Bologna che gestiscono le reti locali, mira a sostituire innanzitutto gli autobus a gasolio più datati, quelli Euro II e III, e poi gradualmente anche i successivi diesel fino a Euro VI e anche i veicoli a metano. 

I primi 34 entro due anni

Il piano prevede anche la costruzione presso i depositi di stazioni di ricarica, sulla cui realizzazione è chiamata a vigilare SRM. L'implemento della flotta avverrà a scaglioni, con i primi 34 mezzi che dovrebbero essere operativi entro la fine del 2024 e ulteriori lotti di consegne da lì al giugno del 2026, quando secondo i piani l'intera fornitura di 127 unità sarà completata

I nuovi autobus a idrogeno di Solaris si aggiungeranno a una flotta già sostanziosa di filobus ed e-bus elettrici che Bologna ha già inserito in servizio attivo negli ultimi anni e concorrerà in modo importante al progetto del raggiungimento della totale neutralità nelle emissioni di qui al 2030.