Impegno sì, ma con regole chiare. Questo richiedono a gran voce le principali associazioni del settore e della filiera del trasporto, che hanno unito le forze per presentare al nuovo Governo una richiesta urgente di definizione di un piano strategico per la decarbonizzazione.
Le sigle firmatarie rappresentanti dei quattro comparti interessati sono ben cinque: ANFIA (filiera produttiva), UNRAE (Case estere) ANITA e UNATRANS (operatori), FEDERAUTO (rivenditori). Insieme, hanno presentato una domanda e un documento riassuntivo con la fotografia della situazione e il prospetto degli interventi, e degli investimenti, necessari.
Un parco troppo vecchio
Il problema di fondo, che tutte le associazioni tornano a sottolineare in ogni occasione possibile, è l'eccessiva lentezza del ricambio nel parco circolante, da troppo tempo il più anziano d'Europa (oltre 14 anni la media dei veicoli per trasporto merci) con conseguenze dirette sul livello generale di emissioni e sulla sicurezza, due indici che stentano a migliorare rispetto agli altri mercati di riferimento.
Il piano per la decarbonizzazione include, dunque, anche un riflesso positivo sulla sicurezza sulle strade, che necessita allo stesso modo di veicoli più moderni in grado di rendere anche i servizi più efficienti e competitivi. Aggiungendo, quindi, un terzo elemento, quello produttivo ed economico.
Servono 250 milioni di euro per il prossimo triennio
La richiesta dei firmatari è quella di un piano di sostegno strutturato e a lungo termine che possa davvero invertire la tendenza, e con le coperture economiche adeguate che sono state stimate in 250 milioni di euro annui per il periodo 2023-2026, accompagnati da un ripensamento complessivo degli strumenti attualmente in vigore. Il tutto per allinearsi alla crescita dei veicoli a basse emissioni che consentirebbe di allinearsi agli obiettivi fissati dalla UE.
Come si legge nel comunicato congiunto, "Le Associazioni hanno predisposto un documento interassociativo con il dettaglio delle proposte, che sono pronte a presentare ed esporre al Governo".