Con il Salon Camper di Dusseldorf in pieno svolgimento e quello nostrano di Parma, in programma tra meno di 2 settimane (10-18 settembre), queste settimane registrano i più alti picchi di febbre da vanlife. Senza contare che molti si stanno muovendo per le vacanze soltanto ora e chi le ha finite sta già pensando a cosa fare il prossimo anno.
In accordo con la crescente attenzione alla sostenibilità, anche queste rassegne hanno la parola green che risuona come un mantra, e non soltanto perché iniziano a diffondersi i camper su base elettrica. La vanlife è considerata una delle attività più in sintonia con la natura, ma è davvero così?
Inquinare meno e "meglio"
Immergersi nei panorami naturalistici è un privilegio che comporta una responsabilità: quindi, alle già note regole di bon ton si aggiungono altre accortezze che si possono adottare per rendere la propria presenza meno invasiva possibile e davvero eco green.
Qualche consiglio lo offrono gli esperti di Yescapa, la piattaforma per il camper sharing che da anni fa da punto d'incontro e supporto per chi cerca e chi offre soluzioni di noleggio tra privati.
Fermo restando che un camper, grande e piccolo che sia, è un mezzo da trasporto, che avrò sempre emissioni di CO2 relativamente elevate rispetto alla strada che percorre. Una settimana di vacanza in camper, riporta la stessa Yescapa, corrisponde secondo le statistiche a un volo andata-ritorno tra Parigi e Barcellona, ossia circa 300 kg di CO2 a persona.
Con la differenza che nelle emissioni del camper sono già incluse quelle di tutte le attività umane svolte durante il soggiorno. Ecco i suggerimenti per ridurle in modo intelligente ma senza sacrificare il piacere della vacanza.

Il vademecum della vacanza green
- Guidare in modo efficiente - Viaggiare a una velocità costante e che non superi i 100km/h, oltre a ridurre drasticamente il consumo di carburante, contribuirà alla riduzione di emissioni nocive per l’ambiente. Ma anche limitare l’uso dell’aria condizionata, controllare la pressione degli pneumatici o avere il camper più leggero possibile sono tutti trucchi utili per consumare e inquinare di meno.
- Prodotti e contenitori bio - Limitare l’uso della plastica e acquistare prodotti per la cura personale biologici e solidi: saponi, shampoo e bagnoschiuma realizzati con quantità di acqua ridotte e senza flaconi. Lo stesso vale in cucina: portare con sé un servizio di piatti, bicchieri e posate riutilizzabili aiuterà a produrre meno rifiuti.
- Riciclo e riuso - Non produrre rifiuti è impossibile, ma si può smaltire la spazzatura nelle apposite aree del camping e, ovviamente, di seguire le linee guida per la raccolta differenziata della città in cui ci si trova. Per informazioni sui punti di raccolta o sulle modalità di smistamento dei rifiuti, è buona prassi controllare sui siti delle autorità locali.


- Non usare il camper come un’auto - Il punto di forza del camper è quello di combinare alloggio e trasporto, ma non per questo deve essere utilizzato come mezzo di trasporto esclusivo durante il viaggio. Scegliere la soluzione adatta alle esigenze del percorso, senza dimenticarsi delle emissioni di CO2, ad esempio portandosi dietro la bicicletta o prendendo un bus sulle brevi distanze.
- Proporzionare la distanza alla durata - Per diluire l'inquinamento del mezzo si può calibrare il numero di km percorsi in base ai giorni in viaggio. Per brevi fughe di un weekend, ad esempio, è meglio scegliere destinazioni a corto raggio; in generale, l’ideale sarebbe costruire l'itinerario ad anello dando un senso a ogni km percorso.
- Condividere prima di comprare - Costruire un veicolo di grandi dimensioni richiede una vasta quantità di risorse e manodopera: il camper sharing offre la possibilità di noleggiare un veicolo già costruito e di proprietà di altre persone per ridurre l'impatto complessivo dei singoli viaggi. Infatti, secondo i dati di Yescapa un camper viene utilizzato in media solo 41 giorni l’anno se non condiviso, mentre un veicolo in sharing si utilizza per vede un incremento di utilizzo del 53%.