Nel 2021 si sono immatricolati più camion rispetto al 2020. È questo quanto emerge dall'osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante redatto, come ogni anno, da Continental.
L'anno scorso in Italia i nuovi mezzi pesanti sono stati 24.168, per una crescita complessiva del 23,2%. Nonostante questo però la Penisola vanta ancora il parco circolante più vecchio d'Europa, con ancora tanti mezzi Euro 0 soprattutto al sud.
Domina il gasolio
Il totale del parco circolante pesante italiano nel 2021 ha raggiunto le 4.290.042 unità. L'alimentazione preferita dagli acquirenti e dalle società di noleggio si è confermata ancora una volta quella a gasolio, per una percentuale sul totale del 91,3%, in leggero calo rispetto al 2020.
Il metano, sia liquido che gassoso, ha scalato le classifiche acquisendo una quota del 2,2% sul totale. Il resto è stato coperto dalla semplice alimentazione a benzina, scesa al 4,4% e dalle alimentazioni alternative come l'ibrido e il full electric.
Immatricolazioni al nord
Le regioni del Nord Italia sono state quelle che hanno visto il maggior numero di nuove immatricolazioni. A dominare al primo posto la Valle D'Aosta che ha segnato una percentuale di crescita del +167,7%, seguita dal Trentino Alto Adige (ma in questi due casi i dati potrebbero essere falsati dalle quote delle aziende di noleggio lungo termine).
Male il Sud Italia che ha visto l'unica regione del nostro Paese a segnare un trend negativo, cioè la Puglia con un -4,2% rispetto al 2021. Bene i numeri del solo trasporto persone, a eccezione della Sicilia che ha visto quasi dimezzare la cifra dei propri mezzi segnando un -42,3%.


Parco circolante vecchio
Come abbiamo ribadito più volte anche su Motor1.com per quanto riguarda le auto, l'Italia è il Paese europeo con il parco circolante più vecchio di tutti. Non fanno differenza i veicoli professionali con una media compresa tra i 15 e i 20 anni, e tutto questo fa fatica a evolversi verso alimentazioni più ecologiche e più sicure soprattutto al Sud.