La joint venture tra Daimler Truck, il Gruppo Traton e il Gruppo Volvo ha raggiunto in questi giorni le fasi finali di accordo per aumentare ulteriormente gli investimenti per la creazione di un'infrastruttura di ricarica efficiente per i mezzi pesanti.
Gli obiettivi? 1.700 punti di ricarica per mezzi pesanti entro i prossimi anni posizionati vicino ad autostrade o a hub logistici, per un investimento complessivo entro il 2030 di circa 500 milioni di euro.
Un tema delicato
La ricarica dei camion elettrici è da sempre un tema molto delicato. Con un'infrastruttura di ricarica poco diffusa a livello europeo, molte aziende non sono ancora del tutto convinte riguardo la conversione della propria flotta in una nuova e più moderna a zero emissioni.
A tal proposito la nuova rete di ricarica ad alta velocità, che presto sarà creata grazie a questo importante accordo, potrà sicuramente velocizzare l'evoluzione del parco circolante europeo, permettendo di avvicinare sempre più operatori del settore ai camion a batteria.

L'accordo è stato così commentato dai CEO di Daimler Truck e del Gruppo Volvo:
Martin Daum, CEO Daimler Truck:
Siamo molto entusiasti di dare il via a questa nuova joint venture insieme ai nostri partner. È fondamentale che ora prendiamo l'iniziativa per costruire la tanto necessaria rete di ricarica. Tuttavia, invitiamo l'intero settore a unirsi ai nostri sforzi. Il numero di punti di ricarica deve aumentare in modo significativo il più rapidamente possibile per rendere il trasporto elettrico a lungo raggio una soluzione praticabile per i nostri clienti.
Martin Lundstedt, Presidente e CEO del Gruppo Volvo:
Questo è un passo tanto atteso e importante verso il raggiungimento dell'infrastruttura di ricarica richiesta per il lancio e il successo di autocarri e autobus a lungo raggio elettrici a batteria. Stiamo realizzando ciò che sarebbe impossibile da realizzare per un solo attore: questa forte partnership è una pietra miliare significativa e un acceleratore verso il trasporto a emissioni zero in Europa entro il 2050.
