L'impegno dei costruttori di pneumatici, soprattutto per impieghi gravosi come il trasporto pesante, è sempre più quello di unire durevolezza e resistenza maggiori a una produzione più rispettosa dell'ambiente nei processi e nei materiali.

La cinese Sailun, titolare dei marchi Sailun e Maxam, il secondo in particolare con una linea dedicata ai prodotti per impiego industriale e agricolo, ha trovato la formula ideale con la tecnologia EcoPoint3.

Mescola in fase liquida

Alla base della tecnologia degli pneumatici EcoPoint3 Maxam c'è una soluzione innovativa per la realizzazione della mescola, individuata da un team di circa 300 ingegneri dopo un lavoro di ricerca e sviluppo durato 10 anni, e che consiste nel processo di amalgama in fase liquida dei componenti della mescola.

Questo non soltanto ha permesso di avere un materiale più omogeneo e fine, ma anche di eliminare componenti ad alto impatto ambientale come la silice di origine fossile. Il risparmio nelle emissioni di CO2 della produzione arriva, nel caso delle gomme per veicoli pesanti, addirittura a 38 kg per singolo pneumatico.

Meno usura, più percorrenza

Grazie a questa composizione tutti gli pneumatici marchiati Sailun e Maxam aggiornati con questa tecnologia promettono una resistenza al rotolamento ridotta, usura contenuta e un minor riscaldamento con conseguente abbattimento delle dispersioni energetiche.

A livello di consumi, sempre per il settore dei pesanti la Casa promette una riduzione addirittura del 20% rispetto a modelli analoghi precedenti (soprattutto sui veicoli ad alimentazione tradizionale), con percorrenze aumentate fino al 30%, maggior silenziosità e ovviamente durata, con intervalli di sostituzione più lunghi che generano anche risparmio economico.