Il Festival of Speed di Goodwood è un evento estemporaneo: ha una patina di classico, come sono tutte le cose che nascono in Gran Bretagna, affiancato da vere esplosioni di modernità, e ormai fa parte a pieno titolo del calendario degli eventi a cui i costruttori guardano per organizzare qualche suggestiva anteprima.
Ford ha fatto esattamente questo, scegliendo l'edizione 2022 come palcoscenico per alcune novità, non tanto di prodotto (a parte il nuovo Ranger che approfitta della vetrina per mostrarsi al pubblico in attesa dell'imminente lancio) quanto di sviluppo tecnologico, con una serie di dimostratori d'eccezione alcun idei quali arrivano da Ford Pro, la divisione dedicata ai veicoli per uso professionale, iniziando dall'ultimo dei SuperVan, per la prima volta su una base elettrica.
Stavolta è elettrico
Quella dei SuperVan è una tradizione che risale a oltre 50 anni fa: già allora infatti, in Ford si erano divertiti ad allestire varianti dei popolari furgoni come Transit con assetto e meccanica da corsa che accrescevano il clamore già sollevato dalle vetture da pista e da rally.
Nell'anno che ha visto arrivare in commercio la prima versione di serie 100% elettrica dello stesso Transit, Ford non poteva che declinare in questa direzione anche la tradizione dei SuperVan realizzando il primo esponente della dinastia a zero emissioni.
Electric SuperVan, esposto nel paddock centrale e visibile negli intervalli tra le varie fasi della cronoscalata “Hill Climb”, dove si è esibito in velocissimi giri di pista immortalati in un video su Twitter, prende le mosse dal nuovo E-Transit Custom, primo dei 4 nuovi modelli elettrici in arrivo entro il 2024. Di questo riprende design e struttura anche se la parte meccanica è ovviamente spinta all'estremo.

La trazione è infatti integrale, affidata a ben 4 motori per una potenza di picco complessiva di circa 2.000 CV che realizzano però anche un sistema di gestione della dinamica molto particolare e versatile. Ad alimentarli, una batteria al litio raffreddata a liquido da 50 kWh ricaricabile in modalità fast in circa 45'.

Performance esagerate ma sotto controllo
L'accelerazione da 0 a 100 è incredibile, appena 2", ma l'aspetto più entusiasmante è, come accennato poco prima, la capacità della trasmissione di realizzare modalità di guida adatte ai principali tipi di esibizione su pista: i 5 programmi di marcia selezionabili tramite l'interfaccia touchscreen sono infatti studiati per offrire ognuno una specifica gestione della trazione che si abbina a un altrettanto specifico tipo di gommatura:
- Strada: per la guida normale
- Pista: per la pista con pneumatici slick da corsa
- Drag: per la massima accelerazione con pneumatici radiali da corse di resistenza
- Drift: per derapate spettacolari ed esibizioni su asciutto o su neve
- Rally: per le massime prestazioni su asfalto e ghiaia con pneumatici speciali
Oltre a questo, c'è anche un pacchetto che include il controllo della trazione,
funzione Launch Control, limitatore di velocità in pit-lane e frenata rigenerativa a 3 stadi.

Essendo un dimostratore di tecnologia, Electric SuperVan mostra anche una interessante applicazione delle soluzioni di connettività dei modelli di serie all'ambito prestazionale: è infatti dotato dello stesso pacchetto di comunicazione e trasmissione dati che mette i modelli commerciali, non soltanto elettrici, in contatto con i gestori delle flotte aziendali e la centrale operativa Ford Pro, consentendo di monitorare prestazioni ,stato della batteria, stato del veicolo, ricarica ecc...
E Ranger Raptor sfoggia il suo "lato Gay"
L'altra sorpresa riservata da Ford al pubblico di Goodwood è il nuovo Very Gay Raptor, che testimonia l'impegno di Ford contro l'intolleranza e l'omofobia. Il primo esemplare allestito con una vistosa livrea oro e arcobaleno e un cuore rosa sulla sponda del cassone è stato creato nel 2021, prima sui social e poi dal vero in due distinti esemplari, ora arriva la seconda edizione realizzata sul modello di nuova generazione.
Ford Ranger Very Gay Raptor sarà a sua volta "palcoscenico" di alcune live session della sua nuova serie di “Tough Talks” trasmesse in questi giorni in diretta da Goodwood e condotte dal rugbista gallese Gareth Thomas, primo professionista della palla ovale a fare coming out.