Quanto spesso vediamo in città le scritte "Zona 30" e "Rallentare" per terra, ma certi automobilisti continuano a correre? Sperando che nessuno di voi sia fra questi - dato che in quelle zone solitamente è facile trovarsi vicino a scuole, ospedali o bambini che giocano - il problema persiste anche con tutti i limiti del caso segnalati ed eventuali autovelox.

Ed è qui che entra in gioco Ford, proponendo un sistema - ancora in fase di collaudo sull'E-Transit - chiamato "Geofencing". Si tratta di creare aree virtuali in cui i veicoli rallentano da soli una volta entrati, aumentando di fatto la sicurezza e riducendo il rischio di multe quando ci si trova su una strada non conosciuta o magari con cartelli nascosti dalla vegetazione.

Come funziona Geofencing

Frutto della collaborazione tra Ford City Engagement e gli esperti software Ford di Palo Alto in America, questa tecnologia consente di collegare il veicolo al sistema di Geofencing per la localizzazione GPS e lo scambio di dati.

Di base si tratta di creare un vero e proprio confine geografico artificiale, al cui interno è predisposto un limite di velocità. Non è più quindi il conducente a cercare visivamente il limite tramite la segnaletica orizzontale o verticale, ma la "strada" che parla direttamente al veicolo.

A questo punto, il veicolo può comunicare con certezza i limiti in vigore in quella zona al conducente, che può agire manualmente o affidarsi al rallentamento automatizzato dell'auto - un fattore questo che profuma particolarmente di guida autonoma, e di "strade connesse" in senso digitale.

In poche parole, è una sorta di cruise control adattivo speciale, che però interviene a basse velocità in maniera autonoma (e non tramite attivazione da parte del conducente), e soprattutto in base alla posizione geografica del veicolo.

I collaudi in corso

I ricercatori hanno montato questo sistema prima su due veicoli Ford Pro, così da analizzare come la limitazione della velocità possa migliorare il traffico urbano e ridurre il rischio degli incidenti, e poi sugli E-Transit All Electric nelle zone del centro di Colonia (Germania), dove vige il limite di 30 km/h e arriva fino a 50 km/h in determinate aree urbane.

I test avranno una durata di 12 mesi fino a marzo 2023, e si basano su progetti di ricerca sviluppati recentemente da Ford per contribuire a migliorare la sicurezza stradale - come i semafori intelligenti che agevolano il passaggio di veicoli di soccorso, e gli altoparlanti con avvisi direzionali per indicare al conducente la provenienza di persone e oggetti in avvicinamento.

Gallery: Ford E-Transit, il primo test della versione USA

In futuro, il sistema sperimentato da Ford sull'E-Transit - che dovrebbe arrivare comunque anche sugli autoveicoli - potrebbe consentire ai conducenti di impostare anche autonomamente le proprie zone di Geofencing, magari presso depositi e strutture private, con velocità fino a 20 km/h. E in ogni caso, la tecnologia connessa sarà in grado di selezionare dinamicamente i limiti di velocità, a seconda di eventuali imprevisti, lavori stradali e anche orari.

Gallery: Ford E-Transit