Nell'industria automotive si parla ormai con insistenza dei materiali "green", e in particolare di acciaio a bassa impronta di carbonio che nel prossimo futuro diventeranno una risorsa preziosa per l'auspicato taglio alle emissioni delle attività industriali. Volvo Trucks è però il primo tra i produttori di veicoli pesanti, e forse in assoluto, a introdurlo già in produzione. 

La Casa svedese ha infatti annunciato che questo materiale ottenuto tramite un nuovo processo di lavorazione basato sull'idrogeno andrà a costituire i telai dei suoi camion elettrici a partire dalla prossima estate.

Tutto "in casa"

Il fornitore è la SSAB, un'azienda siderurgica anch'essa svedese (e con una filiale italiana a Ghedi, vicino Brescia), che utilizza una tecnologia basata sull'energia elettrica e sull'idrogeno anziché sulle tradizionali fonderie a carbone coke per plasmare il metallo.

In questo modo, rende liberi da combustibili fossili il materiale e il processo produttivo, che oggi contribuiscono alle performances ecologiche dei veicoli (oggi calcolato sull'intero ciclo vita) e dell'intera azienda costruttrice.

SSB ha rapporti anche con Volvo Cars, a cui fornirà lo stesso materiale sempre nella seconda metà di quest'anno: il Marchio automobilistico nello specifico punta ad eliminare così il 35% della CO2 attribuita alla produzione di auto nel caso di quelle con motori a combustione e il 20% per le elettriche. La stessa SSAB otterà da queste forniture una riduzione della propria impronta ambientale del 10% in Svezia e del 7% in Finlandia.

Si parte dai longheroni

Il nuovo processo affianca quello tradizionale e per ora consente la produzione di una quantità limitata di acciaio a impronta neutra di carbonio, il cui impiego per Volvo Trucks sarà inizialmente limitato ai longheroni del telaio dei camion a batteria. La Casa ne ha sperimentato l'applicazione su un camion da cava presento nel tardo 2021 e ora è pronta alla fase industriale.

SSAB non è l'unica azienda scandinava che sta lavorando a processi per fornire acciaio con tenore di carbonio basso o direttamente nullo: tra le più attive c'è H2 Green Steel, che ha già ricevuto investimenti e accordi di collaborazione da colossi (come Mercedes-Benz) i quali introdurranno tra il 2024 e il 2025 il nuovo acciaio sui prossimi modelli di serie.

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Riciclati e riciclabili

Non è tutto: siccome conta il ciclo vita, anche a fase di fine utilizzo e di smaltimento diventa importante, per questo Volvo Trucks ha lavorato per aumentare la quantità di parti riciclabili e riciclate impiegate per assemblare i suoi camion. Ad oggi, circa il 30% dei di un nuovo camion Volvo è costruito con materiali riciclati e fino al 90% può essere a sua volta riciclato al termine del suo ciclo di vita.

Per Jessica Sandström, Senior Vice President Product Management di Volvo Trucks, la decarbonizzazione e l'economia circolare sono due concetti che si completano e producono effetti anche economici oltre che ambientali, e contribuirà all'obiettivo di azzeramento della CO2 a cui Volvo Trucks punta entro il 2040: 

"Aumenteremo l'utilizzo di materiali privi di combustibili fossili in tutti i nostri veicoli per azzerarne l'impatto non solo nelle attività, ma anche nei materiali stessi con cui sono realizzati. Cerchiamo continuamente di ridurre al minimo la nostra impronta climatica e ci stiamo muovendo verso una maggiore circolarità, sia per le nostre operazioni che nei nostri veicoli".