L’avrete notato, ad ogni nuovo LCV elettrico che esce le osservazioni sono sempre le medesime: il trasporto commerciale a medio/corto raggio è sicuramente una delle applicazioni in cui la soluzione BEV esprime il suo miglior potenziale e trova l’applicazione più congeniale alle sue caratteristiche. Ma in concreto, cosa vuol dire lavorare con un furgone elettrico e cosa implica il passaggio per le aziende?

L’abbiamo verificato di persona trascorrendo una giornata presso un’azienda di distribuzione che da qualche anno ha investito nella transizione elettrica, scegliendo di adottare una prima flotta di Mercedes eSprinter e sviluppando un proprio ecosistema elettrico con l’obiettivo di arrivare presto a fornire servizi al 100% o quasi “carbon neutral”. Compreso un giro di consegne con uno dei loro autisti che ci ha raccontato dal vivo qualità e inconvenienti della guida elettrica.

Una flotta sempre più elettrica

Il teatro di questo test insolito è stata la Y3K, azienda alessandrina che si occupa di noleggio e che fornisce il servizio logistico alla locale sede di GLS e ad altre 8 tra Piemonte e Liguria, più altri analoghi per aziende terze.

Il titolare Roberto Molino ha sperimentato di persona la guida elettrica con le auto auto personali e ha iniziato meno di 2 anni fa a elettrificare la flotta, che oggi conta in tutto 84 furgoni a batteria dislocati nelle 9 sedi, dei quali 8 tra eSprinter ed eVito, in questa.

Mercedes-Benz eSprinter, al servizio dei corrieri

Per alimentare i furgoni, ha installato una serie di wallbox nelle postazioni di carico, complessivamente 95 ma che presto saliranno a 120. Nella sede di Alessandria ce ne sono una trentina che servono anche per altri veicoli di rappresentanza, serviti da un impianto da 180 kW che a sua volta riceve energia da un impianto fotovoltaico da 2MW da cui si ricava il 75% del fabbisogno energetico di tutta la sede.

"Il nostro impegno è rendere il trasporto sempre più ecologico, un'esigenza sentita dai nostri stessi clienti, ma l'abbiamo fatto perché l'investimento necessario ci ha permesso di migliorare anche la prospettiva circa i costi energetici.

Di quanto?

"Considerando i prezzi precedenti all'impennata del costo del carburante, e confrontando il costo dei veicoli + gasolio con quelli dei mezzi elettrici + infrastruttura di ricarica + impianto fotovoltaico da ammortizzare, abbiamo calcolato che i costi si manterranno equivalenti per i primi 6-7 anni, dopodiché inizieremo ad avere anche un diretto vantaggio economico. I pannelli solari assicurano i 3/4 dell'energia necessaria a tutta l'azienda, che abbiamo già aggiornato con riscaldamento a pompe di calore e illuminazione a Led. Quindi il beneficio dell'energia pulita si estende anche oltre l'attività dei soli veicoli".

Mercedes-Benz eSprinter al servizio dei corrieri

Si tratta in effetti della prima fase di un progetto mirato a rendere presto elettrico il 90% della flotta gestita da Y3K, in attesa di ordine di ben 200 eSprinter dotati del nuovo pacco batteria da 70 kWh con cui sarà possibile ampliare anche il raggio d'azione e i servizi coperti attualmente. 

"Abbiamo chiesto espressamente a Mercedes un pack batterie più potente per riuscire ad ampliare l'uso degli eSprinter. Al momento, utilizziamo quelli a 4 moduli da 47 kWh, su percorsi da massimo 130 km giornalieri (l'autonomia massima dichiarata da Mercedes è di 156 km, n.d.a) con i quali si fanno una media di 105 consegne al giorno più i ritiri pomeridiani, ma su percorsi cittadini o strade extraurbane non veloci. Con la batteria più grande potremo coprire la maggior parte delle necessità".

Mercedes-Benz eSprinter, al servizio dei corrieri

Il giro delle consegne

Passiamo all'esperienza sul campo: il "nostro" autista si chiama Elton e compirà 27 anni tra pochi giorni. Fa questo lavoro da circa 2 anni e quindi ha fatto in tempo a girare abbastanza a lungo con i furgoni alimentati tradizionalmente da apprezzare i punti di forza della guida elettrica, iniziando da quelli più noti e sbandierati con orgoglio dagli stessi costruttori come la marcia più rilassante, la silenziosità e anche la sicurezza.

"Il furgone elettrico mi ha cambiato il modo di lavorare in meglio. La guida è più facile, non devo cambiar marcia di continuo, accelera in un attimo e per i giri che faccio difficilmente arrivo a 100 km in una giornata, quindi non devo preoccuparmi praticamente mai della batteria".

Mercedes-Benz eSprinter, al servizio dei corrieri

In effetti, bisogna considerare che sui van diesel il cambio automatico non è così diffuso come ci si aspetterebbe per mezzi che fanno questi servizi e gran parte delle flotte tradizionali è equipaggiata con cambi manuali. Essendo inseriti su tratte con raggio d'azione limitato, anche l'ansia da ricarica è un problema superato.

Quando non ho un giro che mi porta a sfruttare al massimo l'autonoma uso il programma Comfort: il furgone è più scattante e in rilascio non mi rallenta troppo velocemente, anche il climatizzatore funziona meglio. E poi posso usare le palette per essere più o meno frenato. Se invece mi sento meno sicuro, uso Economy. Spinge di meno, frena più intensamente per recuperare e l'autonomia massima aumenta di anche 40 km. Una volta mi ha anche salvato dal rischio di un tamponamento. Quando ho lasciato l'acceleratore per frenare, il furgone ha iniziato immediatamente a decelerare con forza e quella frazione di secondo guadagnata ha fatto la differenza nel farmi evitare l'incidente.

Mercedes-Benz eSprinter, al servizio dei corrieri

Molti punti a favore, ma qualche difetto c'è anche qui

"Quando spengo il furgone, ogni volta che lo riaccendo devo anche attivare daccapo programma Comfort perché ogni volta lui si rimette in Economy. In più, vorrei poter lasciare il riscaldamento o il climatizzatore acceso quando mi allontano per fare le consegne, ma si disattiva. D'inverno uso spesso il sedile riscaldato, che i furgoni non elettrici non avevano. Mi scalda subito e non modifica l'autonomia"

Mercedes-Benz eSprinter, al servizio dei corrieri

Qualche comodità in più, qualcuna in meno. In generale però pare proprio che la qualità del lavoro migliori, se non ci si deve preoccupare del rifornimento. E anche i rapporti con i colleghi e clienti.

"Prima capitava che mi chiedessero di spegnere il motore per il rumore o per l'odore dei gas di scarico anche se mi fermavo soltanto per pochissimo tempo, ora non ho più quel problema. E non rischio di riempire di fumo i nostri e gli altri magazzini quando metto in moto per partire dopo aver caricato o scaricato.

Gallery: Mercedes-Benz e-Sprinter al servizio delle consegne nell'ultimo miglio