Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo DL (decreto Ucraina) che contiene una serie di provvedimenti per mitigare, anche sul piano umanitario, gli effetti della guerra in Ucraina, sia per dare sostegno a imprese e famiglie rispetto alla crescita dei costi energetici degli ultimi mesi.
Nello stesso sono stati inseriti e approvati anche i provvedimenti specifici per l'autotrasporto e per il trasporto merci più in generale, colpito "dall’aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici".
In particolare questi provvedimento sono stati suggeriti dal ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili dopo i diversi incontri tra la Viceministra Teresa Bellanova e le rappresentanze del settore. E si vanno ad aggiungere a quelli già presenti nel precedente DL Energia.
Nel complesso, sono stati stanziati più di 500 milioni di euro, oltre alla riduzione di 25 centesimi al litro per benzina e, soprattutto, gasolio di cui beneficeranno anche i mezzi pesanti e i veicoli commerciali leggeri.
Le misure approvate
Per il sostegno diretto al settore dell'autotrasporto
- l’istituzione del Fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto, per mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti con una dotazione di circa 500 milioni di euro per l’anno 2022;
- Rifinanziamento sempre per il 2022 dei bonus destinati ai settori marittimo e ferroviario ("Marebonus" e "Ferrobonus") con complessivi 38,5 milioni di euro, in aggiunta alle risorse già previste dai decreti precedenti, per incentivare il trasporto delle merci via mare e ferrovie, ridurre il traffico stradale e favorire liintermodalità.
- Inserimento nei contratti di trasporto della clausola di adeguamento del corrispettivo: nei contratti scritti dovrà essere previsto l'adeguamento dei corrispettivi in presenza di variazioni di almeno il 2% nel prezzo dei carburanti rispetto al valore di riferimento alla stipula del contratto o dell'ultimo adeguamento. Per i contratti non scritti il corrispettivo andrà determinato in base ai valori indicativi dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto pubblicati e aggiornati periodicamente dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
- Ulteriori sostegni al settore con lo stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro per l’anno 2022 al Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori che provvede, tra l’altro, a erogare alle imprese le risorse a titolo di riduzione compensata dei pedaggi autostradali e di ulteriori 5 milioni per la riduzione forfetaria delle spese non documentate ai titolari di imprese di autotrasporto alla guida dei veicoli;
- Esonero per l’anno 2022, per le imprese di trasporto merci per conto terzi, dal versamento del contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti. Si tratta di un risparmio complessivo di circa 1,4 milioni di euro e ne beneficeranno circa 3.114 imprese di autotrasporto merci.
Per i contratti pubblici
- Ottenimento in tempi rapidi un anticipo del 50% delle compensazioni a cui l'impresa titolare di contratti pubblici ha diritto a causa dell’aumento del prezzo dei materiali, attinto all’apposito Fondo per l’adeguamento dei prezzi istituito presso il Mims nei limiti del 50% delle risorse disponibili ed erogato nelle more dell’istruttoria delle istanze di compensazione. Il Fondo istituito con il decreto n.73/2021 con una dotazione di 200 milioni di euro è stato rifinanziato per ulteriori 150 milioni di euro per il primo semestre dell’anno 2022.
- Possibilità di sospendere o prorogare i contratti relativi agli appalti pubblici a causa della difficoltà di reperimento dei materiali e degli eccezionali aumenti dei prezzi dei prodotti energetici. Questa circostanza viene riconosciuta come "causa di forza maggiore” dal Responsabile unico del procedimento (Rup).
I provvedimenti chiudono 3 giorni di trattative serrate tra MIMS e associazioni di categoria che avevano inizialmente lasciato insoddisfatte le seconde, tanto da indurre a confermare il blocco dei trasporti dal 4 aprile prossimo. Ipotesi scongiurata dal successivo documento d'intesa da cui sono scaturite le proposte approvate dal CdM.