Se da una parte la transizione energetica nel settore automobilistico e in quello dei trasporti risulta necessaria per ridurre le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale della filiera automotive, al giorno d’oggi i costi di sviluppo e progettazione dei nuovi componenti ricadono in gran parte sui prezzi di listino dei nuovi modelli.

Con l’ammortamento dei costi spalmato negli anni però, secondo uno studio pubblicato dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, entro il 2035, i camion elettrici per carichi medi e pesanti costeranno meno dei camion alimentati a gasolio.

Il futuro sembra segnato

In particolare, il report rilasciato dal National Renewable Energy Laboratory (NREL) sottolinea che i continui miglioramenti alle tecnologie dei veicoli consentiranno ai camion a zero emissioni di diventare più economici e allo stesso tempo più accessibili nel prossimo decennio.

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I prezzi a listino dei veicoli commerciali leggeri e dei camion pesanti con meno di 800 km di autonomia costeranno meno dei modelli alimentati a gasolio rispettivamente entro il 2030 e il 2035. Questo vale anche per i camion pesanti a lungo raggio alimentati a idrogeno che, stando allo studio, entro il 2035 diventeranno competitivi in termini di costi.

Un investimento da 14,5 miliardi di dollari

L’impegno degli USA nella transizione energetica del settore dei trasporti è sempre più importante come dimostrano le parole del segretario dell’Energia Jennifer Granholm: “L'approccio globale dell'amministrazione Biden sta lavorando per rendere il trasporto pulito una realtà, riducendo l'esposizione alla volatilità dei prezzi del carburante, investendo nella produzione americana e creando una rete di ricarica nazionale per supportare più veicoli elettrici su strada”.

“La legge bipartisan sulle infrastrutture sta investendo più di 7 miliardi di dollari nella catena di approvvigionamento delle batterie nei prossimi cinque anni e oltre 7,5 miliardi di dollari per espandere l'infrastruttura a oltre 500.000 stazioni di ricarica sparse nel territorio.