Dal 14 marzo prossimo si potrebbero fermare i camion. Questa la notizia che in una nota sul suo sito internet dà Trasportounito una delle sigle più attive per quanto riguarda la rappresentanza di autisti e aziende di trasporto. Non ritratta di uno sciopero ne di un’azione di blocco stradale. 

Secondo l’Associazione è una necessità data dai costi diventati insostenibili. Trasportounito precisa, bensì di un'iniziativa finalizzata a coordinare le manifestazioni sullo stato di estrema necessità del settore. Ma non tutti sono d'accordo Unatras per esempio vuole aspettare l'incontro del 15 marzo con il Governo.

Un passaggio non più evitabile

La sospensione dei servizi si è resa inevitabile, così come sottolinea una lettera inviata da Trasporto unito alla Presidenza del Consiglio, al Ministro e al Vice Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al Presidente della Commissione di Garanzia in Scioperi, anche per l'insufficienza delle misure messe in atto dal governo.

Il fFermo serve dunque per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, o in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire.

Agitazioni già annunciate

Una situazione paventata qualche giorno fa anche da Unatras che però aveva dato il prossimo 19 marzo come la data di manifestazioni e proteste, ma non aveva annunciato alcun fermo del trasporto né blocchi stradali. Secondo l’Ansa che riportata le dichiarazioni del Codacons Le proteste nel comparto dei trasporti potrebbero portare nell'immediato a una ulteriore impennata dei prezzi al dettaglio.

 "Il blocco dell'autotrasporto avrà effetti diretti sulla collettività, sospendendo i rifornimenti di beni nel settore del commercio e portando ad una impennata dei listini al dettaglio nei negozi e nei supermercati.

Afferma il presidente Carlo Rienzi che chiede anche al governo di azzerare l'Iva su benzina e gasolio e ridurre le accise.

Si comincia dalla Sardegna

Intanto, i primi a raccogliere l’appello di Trasportounito sono gli autotrasportatori sardi che, senza sigle sindacali, sono pronti a fermarsi in occasione dello sciopero proclamato per lunedì 14 marzo contro il caro gasolio, nella protesta potrebbero essere coinvolti gli scali di Cagliari, Olbia, Oristano e Porto Torres. Ele principali zone industriali.

Intervistato sempre dall’Ansa Gabriele Frongia, uno degli autotrasportatori che si sono autoconvocati ieri a Tramatza, in provincia di Oristano, decidendo la mobilitazione, ha affermato che si andrà avanti ad oltranza, scatenando la corsa all’accaparramento nei supermercati sardi.

Non solo caro gasolio

Una situazione che, oltre al prezzo del gasolio ormai alle stelle, riguarda sopratutto per la Sardegna l'aumento dei costi per i trasporti marittimi, quelli per la manutenzione dei mezzi e la sostituzione degli pneumatici. Un salasso continuo, che secondo il manifestanti, ormai arrivato a livelli non più sopportabili.

Come detto le associazioni di categoria e le sigle sindacali prendono le distanze da questo tipo di proteste, quantomeno dalle voci che vorrebbero la protesta durare per 15 gg  dato che vietare i beni di prima necessità è un reato, dicendosi d’accordo con la protesta ma evidenziando la necessità di trovare altri modi per portarla avanti.

Unatras crede nella mediazione

In merito al nuovo confronto fra la viceministro Teresa Bellanova del MIMS e l’autotrasporto che si svolgerà il 15 marzo, Unatras chiede

"un segnale immediato da parte del Governo. Il gasolio continua a crescere e molte imprese non riescono a trasferire l'incremento dei costi di gestione sulla committenza. Per questo, alcune di loro, stanno decidendo di tenere fermi i mezzi sino a quando le condizioni consentiranno di non viaggiare più in perdita".

Nel frattempo le associazioni aderenti ad Unatras, valuteranno l'esito dell'incontro per decidere se attuare iniziative in aggiunta a quelle già previste per il 19 marzo. Come detto Unatras prende le distanze da eventuali iniziative spontanee di protesta prima di questa data e si attiverà per avviare tutte le azioni precauzionali per garantire la libera circolazione delle merci.