I powertrain elettrificati e le fuel cell a idrogeno sono le principali tecnologie di alimentazione che i costruttori di veicoli commerciali leggeri e pesanti stanno sviluppando per ridurre le emissioni di CO2. Non sono però le uniche soluzioni alternative, anzi, molte altre aziende credono nell’utilizzo di carburanti derivati da processo biologici per sostituire i derivarti del petrolio con un minor impatto ambientale.
Tra queste c’è Ecomotive Solutions, azienda di Serralunga di Crea (Alessandria) attiva nel settore della produzione e diffusione di componenti e sistemi per la mobilità sostenibile, che, in collaborazione con l’Università Technion di Haifa, ha sviluppato un carburante alternativo, l’etere dimetilico (DME) e l’ha testato con successo, alimentando un Iveco Eurocargo.
Processo 100% naturale
Utilizzabile su tutti i motori diesel, modificando alcuni componenti in maniera poco invasiva, il dimetil etere può essere ottenuto dalle biomasse o con processi di disidratazione del metanolo o con una produzione diretta dal syngas.
Uno dei punti di forza di questo nuovo carburante alternativo, oltre alla possibilità di essere liquefatto come il GPL per un trasporto più semplice e l’emissione ridotta di Nox, particolato e CO2, è l’alto numero di cetano che garantisce un ottimo comportamento del combustibile in fase di accensione e una combustione più fluida.
Un motore sviluppato ad hoc
Dopo aver completato con successo i test su un Iveco Eurocargo, l’azienda italiana sta sviluppando un motore dedicato per l’utilizzo del dimetil etere, oltre a speciali kit per il retrofit di motori diesel per motori speciali e industriali. Una conversione più semplice e meno costosa di quella operata per l'alimentazione a metano, che pure sta dando risultati incoraggianti ai costruttori, Iveco in testa, che da anni lavorano su questo fronte.
“Fin dalla sua nascita - affermano i dirigenti dell'azienda italiana - Ecomotive Solutions, ha promosso soluzioni concrete, disponibili ed economiche per una mobilità ‘davvero sostenibile’: un approccio mai cambiato in questi oltre dieci anni di attività, che punta decisamente alla valorizzazione delle risorse già esistenti senza doverle frettolosamente accantonare a favore di nuove proposte più onerose e complesse da realizzare”.