Dopo un avvio un po' titubante a inizio anno sembra che il mercato dei veicoli pesanti abbia ritrovato un po' di trend positivo visto che nel febbraio 2022 si ripropone il segno più. A ripartire sembrano essere stati i veicoli più leggeri, nella fascia sotto le 16 t, merito, forse, di una ripresa dei consumi con l'allentamento della pandemia.
Purtroppo la guerra in Ucraina non lascia presagire niente di buono nemmeno sul fronte dell'automotive, già provato dalla crisi dei semiconduttori e ora a chiamato a fronteggiare quello che molto probabilmente sarà un calo drastico della produzione. Questo secondo i dati e le proiezioni del centro Studi UNRAE.
Ecco i dati
Nel mese di febbraio il mercato dei veicoli industriali ha registrato una leggera crescita rispetto allo stesso mese 2021, con 2.210 unità immatricolate contro 2.143, pari a +3,1%. Il rialzo delle vendite è trainato dalla fascia di veicoli da 3,51 a 6 t, che cresce di oltre 100 veicoli rispetto allo scorso anno. Rimangono sostanzialmente invariate le immatricolazioni di mezzi pesanti di massa superiore a 16 t, ferme a quota 1.830 e leggermente in calo rispetto alle 2.000 unità di gennaio 2022.
MTT | FEBBRAIO 2021 | FEBBRAIO 2022 | VARIAZIONE % |
> 3,5 t | 2.143 | 2.210 | +3,1 |
da 3,51 a 6 t | 53 | 155 | +192,5 |
da 6,01 a 15,99 t | 262 | 225 | -14,1 |
=> 16 t | 1.828 | 1.830 | +0,1 |

Lo spettro della crisi Russia-Ucraina
“In questo periodo l’incertezza è ulteriormente aggravata dalla situazione geopolitica internazionale -
Commenta Paolo A. Starace, presidente della Commissione Veicoli Industriali di UNRAE
– che temiamo possa ripercuotersi notevolmente anche sulla produzione di veicoli industriali”.
Entrambe le nazioni in conflitto, infatti, forniscono molta componentistica al settore automotive e la stessa UNRAE ha espresso preoccupazione per le conseguenze inevitabili sulla capacità produttiva delle Aziende costruttrici, ancora non visibili, ovviamente, dai dati di febbraio 2022.
A tutto questo è destinato ad aggiungersi anche il prezzo dei carburanti che aggraverà ulteriormente i bilanci delle imprese di autotrasporto, già fortemente colpite dall’incremento vertiginoso dei costi di gestione.
Misure insufficienti
Perplessità espresse da Starace anche riguardo alla decisione di destinare parte dello stanziamento di 80 milioni di euro a sostegno dell’autotrasporto, contenuto nel Decreto- Legge Energia, ad un solo tipo di combustibile di origine fossile, il quale rappresenta una percentuale trascurabile del parco circolante nazionale.