Amazon non si accontenta di quanto sta già costruendo praticamente in casa e punta anche ai furgoni elettrici di altri costruttori in particolare di Stellantis lato ovviamente RAM, così se, da una parte, la Joint venture Franco-italo-americana sta cominciando a dare i frutti sperati sopratutto negli USA, dall’altro la "povera Rivian” paga la conseguenze della corsa di Bezos all’elettrico.
Amazon è il secondo azionista di Rivian e un accordo per l'acquisto di 100mila furgoni elettrici dalla start-up ha costituito una delle pietre miliari delll'exploit dell'azienda durante il suo esordio in borsa a novembre. Ma Stellantis ha annunciato un accordo per vendere i propri furgoni elettrici Ram ProMaster alla società di shopping online a partire dal 2023.
Tutti vogliono gli elettrici
Negli USA sembra dunque partita la corsa folle all’elettrico, dopo i pick-up infatti, con Ford e il suo F-150 Lightning o ora anche Chevrolet con Silverado EV, la partita si sposta anche sui veicoli commerciali ed entra in gioco l’outsider. Se da un lato, infatti, Ram continua a ritardare l’arrivo del 1500 a batteria, dall’altro entra a "gamba tesa" nel mercato dei van con la versione made in USA dell'E-Ducato anche se “adattata” alle esigenze del Colosso dell’ e-commerce
Gallery: Ram ProMaster 2022
Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha descritto le stime secondo cui l'accordo con Amazon porterebbe a "decine di migliaia" di vendite di furgoni come "estremamente conservativo", aumentando la prospettiva che l'ordine rivaleggia con le dimensioni dell'accordo di Rivian con Amazon. I veicoli avrebbero "caratteristiche specifiche che si concentreranno sul miglioramento delle prestazioni della consegna dell'ultimo miglio".
Gallery: Amazon By Rivian come nasce il delivery van
Rivian non se la prende più di tanto
Mastica un po’ amaro Rivian che ha comunque affermato che l'accordo di Amazon con Stellantis è stata una "buona notizia per il settore" perché promuove gli sforzi per ridurre le emissioni di carbonio elettrificando le grandi flotte e che comunque le esigenze di Amazon sono tali che è logico spettarsi che possano acquistare furgoni anche da altri fornitori... contenti loro!