Ben 23 modelli elettrificati di cui 15 al 100% elettrici, entro il 2030, oltre il 50% dell'offerta globale a marchio Nissan e Infiniti e oltre il 40% negli Usa. Con una prima tappa che entro il 2026 vedrà 20 nuovi modelli tra elettrici e altri dotati di tecnologia E-Power (motore elettrico alimentato da un benzina), quando si attende che vendite di veicoli elettrificati arrivino al 75% in Europa e oltre il 40% in Cina. Commerciali inclusi.

Sono questi i tempi e i numeri della strategia che Nissan ha recentemente ribadito mostrando una serie di prototipi virtuali elettrici, tra cui il pick-up Surf-Out. Una strategia che tuttavia, negli ultimi anni è passata da “elettrica” a elettrificata”. Ne abbiamo parlato con Marco Toro, AD di Nissan Italia.

Nissan punta all’elettrico, ma si definisce un brand “elettrificato”

Eravamo partiti da una strategia che puntava all’elettrico puro iniziando la da Leaf, La nostra EV più venduta, e da e-NV200 per i veicoli commerciali, contando su uno sviluppo dell’elettrico più rapido di quello che si è poi realizzato.

Cosa lo ha impedito?

Per supportare lo sviluppo del mercato elettrico ci vogliono aiuti che vanno oltre la volontà e la capacità dei costruttori. I clienti devono essere accompagnati, ci vogliono infrastrutture e incentivi e in questo i Paesi si sono mossi in modo disordinato, non coordinato nemmeno con la Commissione Europea. Alcuni più virtuosi hanno messo in campo programmi quinquennali o decennali, con incentivi importanti sia per l’acquisto sia per le infrastrutture, altri meno.

L’Italia è tra i meno?

Fino a qualche anno fa non avevamo praticamente nulla, oggi abbiamo incentivi “a sighiozzo” ma soprattutto una rete di ricarica poco sviluppata, attualmente siamo in media a 2,87 punti di ricarica ogni 100 km, i paesi più avanti ne hanno 9-10 ogni 100 km. Come Casa non possiamo sostenere da soli tutto questo avendo ancora volumi limitati, quindi abbiamo sposato la logica dell’elettrificazione parziale, affiancandola ai motori tradizionali, come altri generalisti tra cui Volkswagen, Toyota, Peugeot.

Come Nissan lo faremo introducendo su Qashqai soluzioni mild hybrid e soprattutto E-Power che secondo noi è la soluzione perfetta per questo passaggio. Noi utilizzeremo queste soluzioni “ponte”, con varie forme di ibrido, per arrivare all’elettrico puro e ci arriveremo, soltanto che avverrà meno velocemente di quanto si pensava potesse accadere.

Parlando di commerciali...

L’elettrico è applicabile agli LCV, forse più che per le auto visto che oi tragitti sono pianificati. E-NV200 a Roma ha funzionato bene, Townstar sarà focalizzato su quel tipo di strategia?

Assolutamente sì. Vero, e-NV200 ha ottenuto buoni riscontri, c’erano però due aspetti da migliorare, l’autonomia e il tempo di carica. Abbiamo aumentato la prima da 200 a 280 km, il 43% in più, riducendo la preoccupazione che riguardava il raggio d’azione, e soprattutto abbiamo ridotto del 70% il tempo di ricarica. Oggi un cliente di LCV elettrico può fermarsi e ricaricare all’80% la batteria in 40 minuti.

Trovando la colonnina…

Trovando la colonnina, ma lì possiamo aiutarlo. Se è un’azienda può installare una propria colonnina, se è un autonomo la installiamo noi gratuitamente a casa. Può essere ancora un po’ meno pratico che andare dal benzinaio ma bisogna poi fare i conti sul risparmio effettivo, e chi usa i commerciali i conti li deve fare sempre con attenzione. Abbiamo una rete di Nissan Business center pronta a dare supporto e consulenza per questo.

E-Power arriverà sui commerciali?

Lo stiamo studiando, è una delle opzioni possibili, in ogni caso non su Townstar, che offrirà soltanto l’elettrico al 100% in alternativa al benzina.

 

Gallery: Nissan Surf-Out concept virtuale 2021