Dopo Ford, che ha dovuto interrompere le consegne dei suoi F-Series rimasti incompleti per la carenza di chip unita alcuni difetti costruttivi, ora tocca a GM fare i conti con la crisi produttiva che da un po' di tempo attanaglia l'industria automotive e sembra colpire nel caso dei grandi costruttori nordamericani, proprio i veicoli di maggior interesse.

Sembra quasi, infatti, che con l'avvio della transizione verso l'elettrico i modelli tradizionali stiano mostrando il fianco, quasi ad ammettere che la loro epoca si avvia verso la fine. Naturalmente non è così, perché tutti i problemi che colpiscono oggi la produzione avrebbero gli stessi effetti anche sui veicoli di nuova concezione, ancor più dipendenti dai semiconduttori che scarseggiano e non certo più al sicuro dal pericolo di difetti costruttivi.

Vendite bloccate

Secondo il sito GM Authority, recentemente il colosso di Detroit ha dovuto emettere un ordine di stop-sale, ossia arresto della raccolta ordini, per Chevrolet Silverado HD 2021 e GMC Sierra HD 2021.

Dan Flores, Senior Communications Manager di GM, ha dichiarato alla pubblicazione che il motivo sarebbe riconducibile a un "potenziale problema di qualità" su cui sono in corso accertamenti. Voci raccolte presso la rete vendita confermano questa tesi, precisando che il problema starebbe nel posizionamento non perfetto di alcuni cablaggi il cui sfregamento potrebbe generare cortocircuiti causa di potenziali incendi.

Il problema riguarderebbe però i modelli 2021, e sarebbe stato risolto preventivamente sulla gamma 2022 ormai prossima alla produzione, tuttavia compromette il regolare flusso di vendite di due modelli molto popolari anche si va appunto a sommare alla carenza di chip che ha rallentato la produzione. 

La notizia dell'ordine di fermare le vendite oltretutto arriva subito dopo che GM ha avviato una campagna di richiamo per sostituire i moduli batteria delle Chevrolet Bolt dopo che anche qui la casa ha scoperto un difetto che potrebbe causare incendi.

Chevrolet Silverado 1500 2020

Niente chip, niente start/stop

Dover trattenere i modelli in stock e interrompere gli ordinativi in questo particolare momento è l'ultima cosa che ogni concessionario vorrebbe, e si va a sommare  un altro problema legato più direttamente alla mancanza dei semiconduttori: GM sta rimuovendo alcune tecnologie, tra cui quella dello start/stop e la disattivazione selettiva dei cilindri dai motori di alcuni dei suoi popolari SUV proprio per evitare la paralisi da carenza di chip, e riuscire a completare e consegnare i veicoli. 

Il problema riguarda una serie di full-size del 2021 tra cui Chevrolet Tahoe e Suburban, GMC Yukon, Cadillac Escalade, Chevrolet Silverado 1500 e GMC Sierra 1500 dotate dei V8 da 5,3 e 6,2 litri e accoppiate al cambio automatico a 10 velocità. L'eliminazione dei dispositivi riguarda gli esemplari prodotti dai primi di giugno e se da una parte consente ai clienti di non subire ritardi nella consegna dei loro veicoli, dall'altra obbliga la Casa a compensare la mancanza di dotazioni standard con uno sconto di 50 dollari.

I dispositivi citati, tra l'altro, contribuiscono non poco a migliorare i consumi e i livelli di emissioni dei grossi veicoli con grossi motori, cosa che finisce per penalizzare proprio l'utenza finale, anche se diversi automobilisti in realtà scelgono di disattivare lo start/stop giudicando sgradevole il suo intervento nella guida di tutti i giorni. 

Sul piano dell'inquinamento, la Casa non ritiene che le differenze influiscano sulla media della gamma in modo significativo, ad ogni modo intende rendere disponibili entrambi i dispositivi come implementi postvendita in modo che chi lo desidera possa farseli installare il prima possibile, ossia quando essi saranno di nuovo forniti nella dotazione di fabbrica. cosa su cui però, ad oggi, non sembrano esserci previsioni.

Gallery: Chevrolet Silverado HD 2020