Raggiungere la neutralità nelle emissioni di CO2 non è un'impresa impossibile e il trasporto pesante potrebbe addirittura arrivarci già nel 2040, con 10 anni di anticipo sulle scadenze fissate dai programmi europei, utilizzando le giuste risorse. Almeno, questa è la conclusione emersa nel corso della web conference organizzata da Iveco e Shell il 23 settembre, in cui si è parlato in particolare del ruolo del biogas.
L'evento, trasmesso in streaming e intitolato “Towards Net Zero Emissions – The path to a sustainable, heavy-duty transport system", era incentrato sulla necessità di un'azione coordinata di produttori, industria energetica, utenti e istituzioni ma anche sulle soluzioni possibili.
Energie pulite, non soltanto elettrico
Se l'obiettivo comune delle industrie del trasporto sembra essere diventato elettrico, con una forte spinta verso la produzione sostenibile, nel settore del trasporto merci si guarda invece co particolare attenzione ai carburanti alternativi, in particolare al gas naturale, che nella variante bio ottenuta da filiere virtuose e in forma liquida (LNG), sta dimostrando di poter conciliare le esigenze ambientali con quelle della lunga percorrenza meglio della soluzione 100% elettrica.
Secondo Luca Sra Chief Operating Officer Iveco Truck Business Unit. "La decarbonizzazione dell'industria dei trasporti non è semplicemente necessaria, ma è anche possibile. Per fare ciò, tutti gli stakeholders coinvolti nella catena del valore del biometano devono unire le forze per sostenere l'ulteriore sviluppo della tecnologia e promuovere il ruolo del biometano nel raggiungimento dell'obiettivo di riduzione di CO2 nel trasporto pesante".
Numeri interessanti
Il fatto che il biogas sia una soluzione tra le più attrattive per il trasporto a lungo raggio lo dimostra la crescente domanda di veicoli a basse emissioni. Come ha sottolineato Giandomenico Fioretti, direttore sviluppo propulsioni alternative di Iveco, i veicoli a LNG hanno raggiunto in soli 5-6 anni il 4% del volume totale di questo mercato.
Il metano da filiera bio, del resto, già oggi rappresenta circa il 17% del metano utilizzato in Europa per l'autotrasporto, con una disponibilità in aumento ora che, anche in Italia, la filiera produttiva e l'immissione in rete sono state regolamentate a dovere.
Occorrono ancora, come hanno ribadito diversi relatori, un coordinamento a livello normativo anche tra i Paesi dell'UE per spingere la produzione, la distribuzione e l'utilizzo di questa risorsa, che garantisce non soltanto emissioni prossime allo zero ai veicoli, ma anche una filiera virtuosa che rende neutrale tutta la catena di approvvigionamento.