Dopo la poco incoraggiante chiusura del semestre al -34,1%, i mesi estivi hanno visto il settore degli autocarri oltre le 3,5 tonnellate ottenere incrementi a doppia cifra e riportare in positivo, sebbene di poco, il bilancio annuale. Il paragone, lo ricordiamo, è ancora con il 2019, anche se nell'estate 2020 l'attività si poteva considerare ripartita, la paralisi conseguita al primo grande lockdown ha reso la situazione troppo anormale per usarla a mo' di raffronto.
Come confermano i dati forniti e commentati da UNRAE, pur altalenante, l'andamento delle vendite conferma un dato inequivocabile, e cioè che sono ancora i veicoli pesanti sopra le 16 tonnellate di MTT a guidare la ripresa con gli incrementi più consistenti in termini di volumi e percentuali. Ecco il dettaglio dei due mesi:
Luglio, la prima impennata
Netta inversione di tendenza a luglio, interamente dovuto alla ripresa dei pesanti che son obalzati dal -34,95 del mese precedente al +65%, mentre le altre due fasce hanno confermato andamenti negativi per quanto con numeri meno significativi.
ll mercato dei pesanti risulta così diviso per il mese di luglio 2021:
Veicoli con MTT da 3,51 t a 6,00 t -25,7% (75 unità immatricolate contro 101)
Veicoli con MTT da 6,01 t a 15,99 t -5,3% (320 unità immatricolate contro 338)
Veicoli con MTT oltre 16 t +65,3% (1.880 unità immatricolate contro 1.137)
Media generale veicoli con MTT oltre le 3,5 t +44,4% (2.275 unità immatricolate contro 1.576)

Agosto di consolidamento
Nel mese storicamente più scarico per il mercato, ancora gli "over 16t" hanno totalizzato il secondo incremento a doppia cifra consecutivo, un più contenuto 23,4% che comunque significa immatricolazioni non distanti dalle 1.000 unità. In questo mese si è registrato però anche un ritorno al segno + per la fascia intermedia, quella tra le 6 e le 16 tonnellate, che ha recuperato il 19% sull'agosto 2019 tenendosi sopra le 200 unità.
ll mercato dei pesanti risulta così diviso per il mese di agosto 2021:
Veicoli con MTT da 3,51 t a 6,00 t -28,2% (28 unità immatricolate contro 39)
Veicoli con MTT da 6,01 t a 15,99 t +19% (225 unità immatricolate contro 189)
Veicoli con MTT oltre 16 t +23,4% (927 unità immatricolate contro 751)
Media generale veicoli con MTT oltre le 3,5 t +20,5% (1.180 unità immatricolate contro 979)

Dopo 8 mesi il bilancio non è positivo
Il riassunto dell'annata 2021 a 2/3 del suo percorso non strappa sorrisi pieni: sono ancora i veicoli pesanti gli unici ad essere tornati davvero in attivo, con un + 7%, ribaltando il responso che alla fine di giugno li vedeva sotto dello 0,7%, e a trascinar ei comparto ad un modesto +4,2%. Sostanzialmente in pari la fascia media, che è ancora in calo ma di meno dell'1%, mentre quella inferiore conferma un in forte passivo, -35,8%.
ll mercato dei pesanti risulta così diviso per i primi 8 mesi 2021:
Veicoli con MTT da 3,51 t a 6,00 t -35,8% (478 unità immatricolate contro 744)
Veicoli con MTT da 6,01 t a 15,99 t -0,7% (2.519 unità immatricolate contro 2.502)
Veicoli con MTT oltre 16 t +7,3% (14.353 unità immatricolate contro 13.372)
Media generale veicoli con MTT oltre le 3,5 t +4,2% (17.333 unità immatricolate contro 16.635).
Preoccupa la crisi industriale, non soltanto dei chip
Troppo altalenanti e non confortati da segnali di normalizzazione, i dati restano tutt'altro che incoraggianti secondo gli analisti, anche e soprattutto per via dei problemi che l'industria automotive in generale sta affrontando a causa di una generale crisi della componentistica non circoscritta alla sola filiera dei semiconduttori.
L'onda lunga della pandemia ha infatti intaccato gli equilibri produttivi in molti settori che ora faticano a riprendere il ritmo, generando rallentamenti nell'approvvigionamento di materie prime e di componenti lavorati, che a loro volta allungano i tempi della produzione e della distribuzione dei veicoli. Effetti che si rifletteranno ancora sulle immatricolazioni, dalle quali non ci si aspettano inversioni di rotta significative né stabilità di qui alla fine dell'anno.