Sono passati esattamente 4 anni dalla presentazione ufficiale del Tesla Semi e dopo una serie di ritardi a causa di numerosi problemi, uno fra tutti il mancato approvvigionamento delle batterie di ultima generazione con celle 4680, il camion 100% elettrico della Casa di Palo Alto dovrebbe essere finalmente pronto per la produzione di serie.

Dopo le prime notizie legate al pre-ordine effettuato dalla società Pepsi Co per 100 unità già nel 2017, in occasione della presentazione, ora abbiamo finalmente numeri più definitivi: le prime consegne sono infatti previste per il 2023, il prezzo di vendita è fissato in 150.000 dollari (142.500 euro), ma è già possibile la prenotazione versando una caparra di 20.000 dollari, pari a 19.000 euro.

Si prenota in 2 step

In realtà, per effettuare un primo preordine basta meno. Come recita il sito: "Le prenotazioni del Tesla Semi necessitano di un versamento iniziale di 5.000 dollari e un secondo versamento di 15.000 necessario per bloccare l'ordine che deve avvenire entro 10 giorni dal primo.

A questo si devono aggiungere altri 20.000 dollari per ogni esemplare del camion che si vuole aggiungere. Il trasferimento di denaro deve avvenire entro 10 giorni e nessun ordine è considerato completato se non c'è stato un trasferimento di denaro".

La produzione del camion, spinto da quattro motori elettrici molto simili a quelli utilizzati sulla Model 3 è dunque ormai alle porte.

I clienti che scelgono già adesso di prenotarlo possono scegliere tra 2 versioni:

- 480 km (300 miglia) di autonomia: da 150.000 dollari (prezzo stimato)
- 800 km (500 miglia) di autonomia: da 180.000 dollari (prezzo stimato)

Quanto ai dati tecnici, la Casa dichiara che a pieno carico (80.000 libbre, oltre 36 tonnellate) il Semi è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 20 secondi. Dotato di 4 motori elettrici tutti posti all'asse posteriore, raggiunge la velocità massima di 60 miglia orarie (96 km/h) a pieno carico su salite con pendenze al 5% e garantisce un consumo medio di soli 2kWh a miglio, pari a 1,25 kWh/km.

Semi è equipaggiato con le batterie 4680 che, grazie a celle di dimensioni maggiori e a una densità energetica di 300 Wh/kg, aumentano le prestazioni e il numero di chilometri percorribili. Il pacco batteria, inoltre, avrà una vera e propria funzione strutturale.

Tesla Semi Truck

Proprio le batterie, o per l'esattezza le difficoltà di approvvigionamento, sono però state alla base dei ritardi annunciati mesi fa, quando lo stesso Musk aveva ammesso che il rallentamento della catena avrebbe potuto ritardare il lancio del Semi e della nuova Roadster, e che in ogni caso soltanto nel 2023 la produzione del camion in particolare sarebbe potuta andare veramente a regime. In effetti, così sarà.

Non c’è confronto

Di una cosa si può stare certi. Il Tesla Semi come gli altri modelli della Casa di Palo Alto piace e anche tanto. Oltre ai 100 di PepsiCo e ai 125 di UPS c'è Walmart che ne ha opzionati ben 130, e la lista non finisce qui. Ora vedremo quante prenotazioni da 20.000 dollari fioccheranno a Palo Alto.

Tesla Semi by Wallmart

Il Tesla Semi è pronto a rivoluzionare il settore con un tipo di propulsione che pochi altri costruttori hanno deciso di adottare per i camion destinati al trasporto su lungo raggio. Nessuno degli altri modelli che sono in commercio o che sono in procinto di arrivarci, infatti, supera l’autonomia prevista sul Tesla Semi e nemmeno alle performance dichiarate.

Il Nikola TRE in versione full electric nato dalla collaborazione tra CNH Industrial e Nikola, lanciato nel corso di quest'anno ha confermato un’autonomia di 400 km, più o meno quanti ne promette anche Mercedes eActros, in attesa della variante Long Haul da 500 km che debutterà l'anno prossimo. Insomma, al massimo ci si avvicina.

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