Non è un buon momento per Ford, che in questa estate 2021 vede intaccare la supremazia dei suoi modelli di punta, i celebrati pick-up F-Series, non soltanto dal punto di vista commerciale. I più recenti problemi sono infatti interni, e vanno dalla crisi dei rifornimenti di semiconduttori che sta mettendo in ginocchio gran parte dell'industria automobilistica, fino a problemi di qualità.
Alla paralisi nelle consegne dei nuovi veicoli, che non possono essere completati e consegnati appunto a causa della mancanza di chip dovuta ai mutati equilibri produttivi del dopo-Lockdown, si aggiunge una campagna di richiamo per quasi 35.000 esemplari di F-350 Super Duty per via di un difetto costruttivo. Ecco come la Casa dell'Ovale intende reagire alla doppia emergenza.
Retrotreno a rischio
Il richiamo di sicurezza riguarda un lotto di 34.939 esemplari di F-350 Super Duty prodotti nella fabbrica del Kentucky tra il tra il 6 agosto 2020 e il 15 maggio 2021 ed equipaggiati con motore V8 da 6,7 litri e assale posteriore a ruote non gemellate che avrebbero un difetto nella saldatura delle sedi delle molle.
Secondo la Casa, che inizierà dal 16 agosto a contattare i proprietari e i dealer per i pochi (meno di 100) pick-up non ancora consegnati o venduti, i clienti potrebbero riscontrare vibrazioni eccessive durante la guida a velocità autostradali e in accelerazione e nei casi più gravi si rischierebbe il cedimento con distacco dell'albero di trasmissione ance se al momento non ci sarebbero notizie di incidenti verificatisi a causa di questo difetto.
Le verifiche avverranno presso i concessionari che ispezioneranno l'assale posteriore per controllare eventuali deformazioni e sostituire eventualmente l'alloggiamento dell'asse, altrimenti si provvederà e correggere la saldatura difettosa.
F-Series bloccati dai chip
La seconda emergenza che toglie il sonno alla dirigenza Ford riguarda svariate migliaia di veicoli fermi nei piazzali in attesa di poter essere completati con i chip che al momento scarseggiano. Nel caso di Ford il problema di approvvigionamento comune a moltissimi costruttori sarebbe stato peggiorato da un incidente, un incendio nel magazzino di un grosso produttore che alimenta ben 9 dei fornitori di sistemi elettronici a cui la Casa di Dearborn si appoggia.
Soluzione estrema
Per rimediare almeno in parte alla paralisi, Ford ha addirittura pensato di iniziare a spedire i veicoli incompleti ai rivenditori e formare il personale delle officine per consentire di installare in loco i componenti non appena arriveranno, così da accorciare i tempi e contenere i ritardi nelle consegne. Una soluzione che tuttavia non sembra piacere molto ai dealer, sia per i problemi di stoccaggi odei veicoli sia per le responsabilità legate a un intervento che la Casa normalmente effettua in linea di produzione.
Supremazia in pericolo
Le problematiche arrivano in un momento piuttosto delicato per Ford: in questo 2021 infatti, la Casa ha addirittura rafforzato la sua presenza nel prolifico settore dei cassonati presentando, oltre al restyling dell'F-150, altri due modelli strategici come l'F-150 Lightning, il primo pick-up 100% elettrico prodotto in grande serie, e il compatto Maverick, ma ha anche subito per la prima volta dopo anni di dominio assoluto il sorpasso nelle vendite da parte dei rivali Ram 1500 e Chevrolet Silverado.